CORIGLIANO ROSSANO Manca poco alla chiusura del cerchio. Sabato prossimo scoccherà l’ora “X” – a mezzogiorno – ed in riva allo Jonio, con liste ancora da chiudere, molte posizioni sembrano già definite. La prima riguarda Pasqualina Straface. L’ex sindaco di Corigliano dovrebbe trovar posto nella lista di Forza Italia. Una casella occupata in virtù dei rapporti che la Straface avrebbe direttamente con il candidato alla presidenza per la coalizione di centrodestra, Roberto Occhiuto.
La storia, quindi, potrebbe ripetersi dopo i 3.121 consensi ottenuti nella lista “Jole Santelli presidente” alle scorse elezioni. Nulla di ufficiale, però, anche se più di qualche indiscrezione lascia intendere che Pasqualina Straface potrebbe candidarsi nella lista di Forza Italia per la circoscrizione nord. L’ufficialità potrebbe giungere a breve.
Sempre nella stessa circoscrizione e fra le fila del centrodestra, un posto in una delle liste a supporto di Occhiuto potrebbe ottenerlo il giovane consigliere comunale di maggioranza Mattia Salimbeni, stigmate forziste, già coordinatore giovanile azzurro di Corigliano, ma eletto nella scia civica di Flavio Stasi.
D’animo agitato in questi ultimi mesi, insieme al suo gruppo consiliare – quel Corigliano Rossano domani che esprime il vicesindaco Claudio Malavolta e che ha virato verso Forza Italia – si è sentito spesso costretto, forse perché inascoltato, a dover interloquire col “suo” sindaco attraverso rapporti epistolari. Si dice anche che da un momento all’altro possa saltare il fosso e passare all’opposizione, perché il partito per il quale era – e forse sarà – tesserato si dichiara all’opposizione e sembra poco propenso a sostenere figure ambigue. Ad aggravare la posizione del giovane Salimbeni e ad esacerbare il suo animo, il “niet” incassato nel corso di una recentissima riunione dalla maggioranza consiliare alla quale ha offerto la “suggestione” di una sua candidatura. E non poteva essere altrimenti considerando le radici fortemente di sinistra della coalizione “civica” che sostiene il sindaco Stasi.
Sempre a proposito di maggioranza, fonti attendibili riferiscono della volontà del primo cittadino di non candidare nessuno dei “suoi”, benché non sia facile placare gli appetiti e le ambizioni di qualche consigliere comunale. Ed allora, un nome a supporto della candidatura di Amalia Bruni potrebbe essere presentato: l’identikit sembra quello del consigliere comunale Domenico Rotondo, già in predicato di partecipare – appena eletto nell’assise coriglianorossanese – alla scorsa tornata regionale.
È ufficiale, ancora, la candidatura di Giuseppe Graziano, dopo due consiliature. Anzi, non è da escludere che all’interno dei ragionamenti di coalizione e fra partiti di centrodestra, possa anche essere uno dei nominativi da vagliare per la composizione della giunta. Nell’esecutivo Occhiuto sembra, invece, scontata la conferma di Gianluca Gallo, rappresentante sibarita, assessore all’Agricoltura e al Welfare, favoritissimo ri-candidato con Forza Italia.
Ancora non definita, invece, la posizione di Fratelli d’Italia a Corigliano Rossano. Mentre è certa la partecipazione alla competizione regionale del coordinatore provinciale e sindaco di Terranova da Sibari, Luigi Lirangi sul quale l’ex coordinatore regionale del partito, Ernesto Rapani, deve ancora sciogliere le riserve. Qualora il membro dell’esecutivo nazionale dovesse decidere di non riproporre il suo nome è probabile che la formazione della Meloni a livello locale punti su un giovane del “vivaio”, cresciuto nel partito.
Fitta, ancora, la schiera di partecipanti nel civismo che appoggia la candidatura a presidente di Luigi De Magistris. Manifeste le partecipazioni alla competizione elettorale di Graziella Algieri nella lista del presidente, dell’ambientalista Ciccio Ratti, del segretario regionale di Sinistra Italiana, Angelo Broccolo – in area Mimmo Lucano – dell’antifusionista Mario Gallina e dell’ex sindaco di Crosia, Antonella Marincolo.
L’anomalia è il centrosinistra. Un “buco nero” che ha sprigionato un tale campo gravitazionale da assorbire tutto, giacché al momento non si registrano candidati nelle liste a sostegno di Amalia Bruni. Se non la esprimerà la coalizione Stasi, gli esponenti delle sinistre del territorio che tenteranno la scalata a Palazzo Campanella sono tutti schierati dalla parte di De Magistris (Broccolo, Gallina). Ed anche il Partito democratico è fermo al palo se si esclude Mimmo Bevacqua.
Saranno, invece, giorni frenetici per Mario Oliverio che sta dedicandosi alla composizione delle liste. L’ex governatore vuole pescare anche a Corigliano Rossano e nella Sibaritide puntando sui suoi storici fedelissimi.
Il pronostico, nel frattempo, non è dei migliori per i candidati del nord-est calabrese. Nel 2020 i soli Graziano e Gallo sono riusciti a conquistare uno scranno a Palazzo Campanella, mentre il resto dell’esercito di candidati è rimasta – come sempre – con un pugno di mosche in mano. I precedenti storici, peraltro, vanno in questa direzione ed è presumibile che anche in questa tornata elettorale la pletora di concorrenti frammenterà il consenso degli elettori dissolvendolo in mille rivoli. Uno scenario desolante, nonostante il bacino d’utenza esprima ben altre potenzialità. (l.latella@corrierecal.it)
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