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Lavori sospesi sulla Sila-Mare, Ferraro Spa: «Lo stipendio di luglio è stato erogato»

La società che ha appaltato i lavori replica alla Cgil: «Le motivazioni dello sciopero risultano prive di reale consistenza»

Pubblicato il: 02/09/2021 – 19:52
Lavori sospesi sulla Sila-Mare,  Ferraro Spa: «Lo stipendio di luglio è stato erogato»

In una nota indirizzata, tra gli altri, al prefetto di Cosenza e al presidente della Regione Calabria la Ferraro Spa replica ad alcune notizie apparse con riferimento alla situazione dei lavori sulla strada Sila-Mare (leggi qui la notizia). «A seguito delle notizie apparse in questi giorni e riferiti all’azione di sciopero posta in essere da alcuni lavoratori occupati presso il cantiere in oggetto su iniziativa della Fillea Cgil di Cosenza, nonché in relazione alla nota odierna del sindaco di Longobucco, di concerto anche con i sindaci di Crosia, Cropalati, Caloveto e Bocchigliero e sempre su sollecitazione della Cgil di Longobucco e della Fillea Cgil di Cosenza, preliminarmente – osserva la ferraro Spa – si fa presente che l’azione di sciopero in oggetto riguarda solo parte delle maestranze occupate sul cantiere. Detta forza lavoro, peraltro, sembrerebbe aver impedito l’accesso alle aree di cantiere ad altri colleghi che intendevano regolarmente proseguire il proprio lavoro e ciò ha reso necessario l’intervento dei Carabinieri del Comando/Stazione di Longobucco. A seguito di ciò si è ripristinato il pieno rispetto delle norme ed i lavoratori che non hanno inteso aderire all’azione di sciopero in questione hanno potuto, dopo un blocco indipendente dalla propria volontà, riprendere le normali attività». Secondo la Ferraro Spa «le motivazioni alla base dell’azione di sciopero risultano, ad avviso della scrivente, prive di reale consistenza. Nel merito, infatti, la retribuzione del mese di luglio 2021 risulta erogata, come peraltro reso già noto alla Fillea Cgil con specifica nota inoltrata nei giorni precedenti. Quella relativa alla mensilità di agosto 2021 risulta, sulla base delle disposizioni contrattuali, ancora non maturata, atteso che il termine per il saldo della stessa è fissato “non oltre 15 giorni dalla scadenza del periodo di paga cui si riferisce” cioè, il 15 settembre prossimo. Peraltro, le competenze relative alla mensilità di agosto vengono solo parzialmente erogate dall’impresa, risultando onere della Cassa Edile l’erogazione di quanto dovuto per le indennità di ferie, cosa che, per quanto consta conoscere, risulta essere regolarmente avvenuta. In relazione alla presunta problematica connessa alla verifica dei livelli di inquadramento dei lavoratori, la tematica è stata già oggetto di confronto sindacale ed in tale circostanza l’azienda aveva ribadito e conferma la volontà di voler intervenire, laddove previsto e corrispondente ai profili professionali correlati alle esigenze tecnico produttive aziendali. Ben differente – spiega la Ferraro Spa – è la richiesta della Fillea Cgil di un adeguamento generalizzato degli inquadramenti e scollegato da ruoli e funzioni effettivamente svolte e da esigenze tecnico, organizzative e produttive. L’adeguamento risulterebbe in questo caso scevro da qualsivoglia valutazione oggettiva ed assumerebbe, evidentemente, una natura diversa e di difficile collocazione nel contesto normativo e contrattuale. I riferimenti alla tematica relativa alle presunte mancate erogazioni di somme correlate all’intervento degli ammortizzatori sociali connessi al Covid 19 19 (riferito a sole n.3 unità!) inizialmente sollevato dalla Fillea CGIL nella nota di proclamazione dello sciopero, sono scomparsi quando l’azienda, sommessamente, ha fatto notare di aver regolarmente erogato quanto dovuto nel lontano novembre 2020 agli interessati, facendosi carico e seppur non dovuto di un onere relativo a problematiche derivanti dall’Ente preposto e non imputabili all’azienda. In merito alle presunte inadempienze connesse al mancato rispetto delle normative per il contrasto dell’emergenza epidemiologica da Covid 19 nei luoghi di lavoro, tematica non indicata nella nota di proclamazione dello sciopero e sollevata in “corso d’opera”, si fa presente che l’impresa ottempera regolarmente ad ogni prescrizione di legge. Infatti, ha regolarmente adottato un Protocollo aziendale di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del Covid 19 negli ambienti di lavoro. Detto protocollo risulta debitamente condiviso con la Rappresentanza dei Lavoratori in data 25.05.2020 e pienamente rispettato! Oltre alle misure adottate per la prevenzione dal contagio dal virus, vi è stata (e vi è) la consegna di specifici Dispositivi di Protezione Individuale, una adeguata informazione ai lavoratori, una costante pulizia e sanificazione periodica degli ambienti con particolare riferimento alle aree comuni nonché dei mezzi d’opera utilizzati in cantiere. L’accesso agli spazi comuni, compresi i locali destinati al consumo del pasto (mensa) contrariamente a quanto sostenuto, anche in interviste televisive e sulla stampa dai rappresentanti della Fillea Cgil, viene espressamente contingentato con le previsioni ulteriori di una ventilazione continua dei locali e del mantenimento della distanza di sicurezza tra le persone. Si precisa, infine, che i protocolli adottati vengono automaticamente integrati o modificati sulla base delle indicazioni e determinazioni assunte dal Ministero della Salute e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in relazione alle modalità di gestione dell’emergenza sanitaria. Ad oggi, anche in funzione di tali azioni, e per l’attenzione relativa a quanto di competenza aziendale, nessun caso di contagio da Covid 19 si è presentato sul luogo di lavoro e nessuna situazione di emergenza si è mai verificata».
Ferraro Spa conclude: «In relazione a tutto quanto sopra, stante, nei fatti, l’assenza di concrete e debite motivazioni all’azione di sciopero e nel confermare, come peraltro già fatto anche nei confronti della Fillea Cgil che ha inteso, ugualmente, proseguire nelle proprie determinazioni con parte della forza lavoro, ogni più ampia disponibilità al dialogo, auspichiamo che l’intervento di codeste autorità possa portare ad un celere ripristino una situazione di normalità. L’azienda si riserva ogni azione utile alla tutela del buon nome e dell’immagine della stessa potenzialmente lesa dalla vicenda in questione».

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