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Corigliano Rossano, dopo oltre 30 di misteri la strada provinciale di Insiti sarà sopraelevata

Conclusa la progettazione dell’arteria che servirà l’ospedale della Sibaritide. La Regione ha da tempo stanziato 6 milioni. Novello: «Pianificazione ambiziosa»

Pubblicato il: 04/09/2021 – 13:36
Corigliano Rossano, dopo oltre 30 di misteri la strada provinciale di Insiti sarà sopraelevata

CORIGLIANO ROSSANO Da stradina di campagna nella terra di mezzo fra gli ex comuni di Rossano e Corigliano, a bisettrice fondamentale per la viabilità della città nuova a servizio del nuovo ospedale della Sibaritide.
La strada provinciale 195 di contrada Insiti è da sempre avvolta nel mistero. L’asse viario collega il vecchio tracciato della statale 106 a monte della rete ferroviaria, al nuovo, la “E90”, con un percorso rettilineo in mezzo alle campagne.
Da oltre trent’anni è attraversata da una serie di piloni di cemento armato che avrebbero dovuto fungere da campate per il ponte soprelevato a superamento dei binari.
La faccenda è stata sempre gestita dal comune di Corigliano e dopo decenni di abbandono dell’area, l’input decisivo per l’ammodernamento della “provinciale 195” è arrivato grazie al costruendo ospedale unico, altra opera impantanata nelle sabbie mobili della burocrazia – e forse della politica – rimasto in un cassetto per quindici anni.
Il nuovo polo sanitario si sviluppa proprio lungo quella strada, oggi certamente non adatta ad ospitare il traffico che genererà l’ospedale.

Peraltro, la 195 proprio all’altezza di quei nudi piloni, a metà del suo percorso, bypassa i binari attraverso un pontino molto stretto, quasi un “cunicolo” da percorrere a senso alternato, che impedisce a mezzi più grandi di un’auto di passare.
Insomma, la solita storia a tinte calabre: opere mai concluse, sperperi di risorse pubbliche e dubbie capacità politico-amministrative.

Il progetto

Con la fusione dei due comuni la patata bollente arriva nelle mani della nuova amministrazione comunale che un anno fa affida i lavori di progettazione, Hypro s.r.l.
I fondi necessari alla realizzazione della “nuova” 195 sono già stati stanziati dalla Regione – 6 milioni – in favore del soggetto attuatore, che è il Comune di Corigliano Rossano.
«Stiamo concludendo la progettazione di un’arteria fondamentale per il nuovo assetto urbano di Corigliano Rossano – spiega l’assessore all’Assetto urbano, Tatiana Novello – e il nuovo modello che abbiamo indicato segue i criteri del rispetto ambientale, del risparmio di consumo di suolo e dell’economicità di intervento. Continuiamo a lavorare intensamente per riprogettare l’assetto urbano cittadino e una mobilità sostenibile e smart».
Il nuovo progetto della strada provinciale 195 di contrada Insiti eliminerà una grossa parte di «cementificazione e di espropri, in un’ottica sia di risparmio del consumo di suolo che di economicità dell’intervento – spiegano dal Palazzo di Città – abbattendo in modo corposo le spese previste, prevedendo una pista ciclabile e la messa in sicurezza degli accessi autorizzati alle proprietà private che insistono sulla strada».  
A maggio, nel corso di un consiglio comunale, l’assessore Novello aveva anche accennato «ad una serie di interferenze da parte di alcuni enti coinvolti nella realizzazione della strada come Enel, Anas, Soprintendenza ai beni culturali, Regione, Sorical, risolte nel giro di qualche mese».

Dopo lo studio di fattibilità si è optato per una tipologia di strada a percorrenza rapida e veloce e di risolvere i problemi dei 24 accessi alle proprietà agricole più uno svincolo con la realizzazione di una complanare soprelevata. Il progetto, come dice Tatiana Novello è «ambizioso» ed il fatto che l’ospedale insista sul tracciato, implica la predisposizione di percorsi pedonali anche a servizio della futura stazione ferroviaria di Insiti, fermate per gli autobus e una ciclovia che giungerà sul lungomare di contrada Fabrizio.
In quell’area, inoltre, la legge regionale di istituzione del nuovo comune prevede anche la cittadella dei servizi – tanto avversata dal sindaco Stasi per questioni ambientali legate alla “cementificazione” – che dovrebbe prima o poi trovare compimento proprio nella superficie in cui insite il palazzetto dello sport di Insiti, al centro di un procedimento giudiziario di usucapione. Ma questa è – e sarà – un’altra storia. (l.latella@corrierecal.it)

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