Nessun cambio di colore per l’Italia. Con la sola eccezione della Sicilia, passata in giallo pochi giorni fa, il resto del Paese resta in fascia bianca.
La conferma arriva dal monitoraggio su Rt: dopo sei settimane l’indice di trasmissione torna sotto quota 1, al di sotto del livello di guardia. A fronte di un dato sulla trasmissibilità in calo, passano invece da 10 a 17 le Regioni e Province autonome classificate a rischio moderato. Osservata speciale resta la Sicilia dove i nuovi casi in una settimana sono in crescita e pari a 9.771 e con gli indicatori ancora sopra soglia: 22,5% in area medica di pazienti Covid (contro la soglia del 15%) e 13,9% in terapia intensiva (contro la soglia del 10%).
«Valutiamo sin dai prossimi giorni decisioni che possono portarci ad una estensione del Green pass ad altri ambiti della vita delle persone e non ci precludiamo anche la possibilità, che resta una possibilità in questo momento nel caso in cui ve ne dovesse essere bisogno, di poter anche utilizzare l’obbligo di vaccinazione, che già esiste per il personale sanitario e che la Costituzione consente con iniziativa legislativa e che noi riteniamo sia uno strumento a disposizione del Parlamento e del governo nel caso in cui ciò dovesse essere necessario». Così il ministro Roberto Speranza alla firma del Memorandum Italia-Usa sulla salute.
Il direttore Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza commenta i dati del monitoraggio settimanale: «La situazione epidemiologica in Italia resta pressoché stabile: l’incidenza è a 74 casi per 100mila e scende di poco sotto l’1 l’indice Rt a 0,97. Per quanto riguarda il tasso di occupazione di area medica e di terapia intensiva siamo al 7,3% e al 5,7% e quindi sotto la soglia critica nazionale. Ciò anche se c’è una regione (Sicilia, ndr.) che la supera e altre che si stanno avvicinando». «In vista della ripresa di scuole e attività – aggiunge Rezza – è bene completare rapidamente la campagna vaccinale e avere comportamenti prudenti».
Intanto l’Istituto superiore di sanità mette in guardia dalla variante Delta, che si conferma predominante in Italia: lo rileva proprio un’indagine flash dell’Istituto relativa al 24 agosto che ha stimato una prevalenza nazionale pari al 99,7%. In Italia, inoltre, la predominanza della Delta è confermata negli ultimi 45 giorni: è stata infatti individuata nell’88,1% dei casi riportati al Sistema di Sorveglianza integrata, secondo i dati dell’ottavo bollettino Iss ‘Prevalenza e distribuzione delle varianti di Sars-CoV-2’. Dal 17 luglio al 30 agosto, il numero di casi causati dalla Delta è ancora superiore al numero di segnalazioni per tutte le altre varianti monitorate.
La bozza del monitoraggio – Nel periodo 11-24 agosto 2021, l’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,97 (range 0,92-1,01), prossimo alla soglia epidemica ed in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente quando aveva raggiunto il valore di 1,01. Si osserva una lieve diminuzione anche dell’Rt basato sui casi con ricovero ospedaliero. Emerge dalla bozza del monitoraggio settimanale all’esame della cabina di regia e che verrà illustrato oggi.
L’incidenza settimanale a livello nazionale dei casi di Covid-19 è pari questa settimana a 74 per 100.000 abitanti (per il periodo 27/08/2021-02/09/2021) rispetto al valore di 77 per 100.000 abitanti del periodo 20-26 agosto 2021 e riportandosi sui valori registrati a metà agosto. L’incidenza rimane al di sopra della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti.
Sono 17 – però – le Regioni e Province autonome che questa settimana risultano classificate a rischio moderato, secondo i dati della bozza del Monitoraggio settimanale. Erano 10 la scorsa settimana. Le restanti 4 Regioni risultano classificate a rischio basso. Sette Regioni e Province autonome riportano allerte di resilienza. Spicca il caso della Sicilia, dove i nuovi casi di Covid-19 segnalati in settimana sono in crescita e pari a 9.771. Casi in crescita, nel trend settimanale, anche in Veneto: sono 4.217.
Sicilia, zona gialla da lunedì scorso, ancora con gli indicatori decisionali sopra soglia: 22,5% in area medica di pazienti Covid (contro la soglia del 15%) e 13,9% in terapia intensiva (contro la soglia del 10%). Scende l’incidenza di casi per 100mila abitanti: 190,4 contro 200,7. Sardegna al limite del 15% per l’area medica e intensive sopra il limite con il 13,2%, valori in salita ma incidenza in discesa (117,4 contro 148,5). Calabria 16,8% in area medica e sotto limite per intensive (8,9%), in crescita. Questi gli indicatori decisionali ministero Salute/Protezione civile che accompagnano la bozza del monitoraggio settimanale.
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