CATANZARO Una settimana fa, il 29 agosto, erano pari a 169, ora sono pari a 190. Anche il bollettino della Regione Calabria conferma plasticamente il trend in progressivo aumento dei ricoveri per Covid 19 negli ospedali calabresi. Da un paio di settimane la nostra regione è sotto “stretta osservazione” delle autorità sanitarie italiane a causa del costante aumento del tasso di ospedalizzazione e di occupazione di posti letto per Covid 19, al punto che se il trend continua di questo passo il rischio della Calabria di scendere in “zona gialla” è molto più concreto, visto che il numero dei ricoveri in un caso – area medica – è già oltre la soglia di allerta e in un altro – le rianimazioni – è pericolosamente vinci alla soglia a rischio. Del resto, sono eloquenti anche i dati dell’ultimo monitoraggio dell’Agenas, aggiornato a ieri sera: secondo l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali l’occupazione di posti letto in Italia è pari al 6% in terapia intensiva e al 7 in area medica (malattie infettive, medicina generale, pneumologia), in Calabria invece sono sistematicamente più alti, essendo rispettivamente al 9% e al 18%. Il 9% dei ricoveri nelle terapie intensive in Calabria (+1 in un giorno, tra l’altro) è di un soffio – un punto percentuale – inferiore alla soglia di rischio del 10%, quel 18% per l’area medica è invece nettamente superiore alla soglia di rischio del 15%. Inoltre, altro dato che deve far riflettere è che l’occupazione dei posti letto ospedalieri in tutto il Paese registra un trend in diminuzione nelle ultime 24 ore, a differenza della dinamica calabrese.
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