LAMEZIA TERME «È impossibile rispondere a quelle che sono le strategie politiche della ‘ndrangheta, o meglio le possiamo analizzare soltanto rispetto al passato. Certamente la ‘ndrangheta guarda con attenzione a certi percorsi evolutivi anche all’interno delle corse politiche. Ma attenzione, qui non bisogna criminalizzare la politica come non bisogna criminalizzare mai la pubblica amministrazione nel suo complesso». È quanto ha affermato Giuseppe Lombardo, procuratore aggiunto di Reggio Calabria partecipando a Trame.10 Festival di libri sulle mafie che si tiene a Lamezia Terme fino al 5 settembre. «In passato – ha aggiunto Lombardo – sono stati accertati comportamenti infedeli di politici e pubblici amministratori come in tante altre categorie. Speriamo che il sistema democratico tenga, rispetto a quelli che sono appetiti sempre attuali delle organizzazioni mafiose e la ‘ndrangheta è una di quelle più attente a determinati scenari, quindi non possiamo che tenere altissima l’attenzione e immediatamente di individuare quei focolai che vanno bonificati».
Lombardo si è poi soffermato sui temi della riforma della giustizia. «“oi abbiamo strumenti normativi straordinari, quindi le leggi esistenti sono assolutamente efficaci ma necessitano dopo molti anni dalla loro entrata in vigore, a mio modo di vedere, di un percorso di revisione, che non significa stravolgerle, non significa cancellarle, significa bensì ripensarle, magari anche confermarle senza modifiche, in relazione a quelle che sono le caratteristiche nuove che le mafie da molti anni dimostrano di avere. Io – ha sostenuto il procuratore aggiunto di Reggio Calabria – un percorso in questa direzione cercherei di avviarlo anche rapidamente per poter beneficiare ancora oggi di strumenti particolarmente evoluti e attuali».
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