Aggressione ricercatrice a Tortora, il sindaco: «Pronti a costituirci parte civile»

TORTORA «Ringraziamo le forze dell’ordine per il lavoro svolto. L’operazione di questa mattina è un tassello importante in una vicenda che ha macchiato l’immagine della nostra cittadina. Per questo motivo, ci costituiremo parte civile nel futuro processo sia per salvaguardare l’immagine del nostro paese, sia per dare un segnale forte affinché questi episodi non si ripetano più». È quanto dichiarato dal sindaco di Tortora, Antonio Iorio, in merito all’arresto dei quattro presunti aggressori della ricercatrice potentina, Beatrice Lucrezia Orlando (LEGGI QUI) avvenuta ad agosto mentre era in vacanza nel comune alto tirrenico. «Inoltre – ha continuato Iorio – è intenzione mia e di tutti i componenti dell’amministrazione incontrare la signora Orlando, con cui ci piacerebbe organizzare anche una giornata di sensibilizzazione per contrastare la violenza di genere». «Era il 6 agosto quando Beatrice Lucrezia Orlando veniva malmenata da ignoti, per strada. La sua unica colpa, forse, quella di aver accudito dei cani randagi. Di qui, la denuncia e le indagini. Stamani, a San Giorgio a Cremano, nel napoletano, i militari della Compagnia Carabinieri di Scalea, supportati da personale della Compagnia Carabinieri di Torre del Greco, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Paola, Rosamaria Mesiti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 4 indagati, ritenuti responsabili, in concorso, di “tentata rapina e lesioni personali aggravate».