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Catanzaro, la Lega Calabria inaugura (tra qualche imbarazzo) lo sportello anti-‘ndrangheta

Al via, alla presenza del vicesegretario del Carroccio Crippa, il supporto alle vittime. È polemica su candidature “sospette”

Pubblicato il: 06/09/2021 – 14:14
Catanzaro, la Lega Calabria inaugura (tra qualche imbarazzo) lo sportello anti-‘ndrangheta

CATANZARO Un taglio del nastro con più di un’ombra e con qualche imbarazzo. Oggi la Lega a Catanzaro ha inaugurato lo “Sportello Anti-‘ndrangheta&malaffare” proprio bel bel mezzo della polemica sulla presenza, nelle liste del partito alle prossime Regionali, di un candidato in particolare sospettato di contiguità alla criminalità organizzata. Il Carroccio minimizza dicendo che non c’è alcuna parentela, ma il tempismo per lo start di questo sportello a molti appare piuttosto infelice e finanche paradossale e/o surreale.

Parte lo Sportello anti-‘ndrangheta

A suggellare l’inaugurazione, oltre a vari “colonnelli” della Lega calabrese tra cui anche il presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, c‘è addirittura il numero due del Carroccio nazionale, il vice di Salvini, Andrea Crippa (apparso un po’ spaesato per la verità vista la situazione). Comunque, nelle intenzioni della Lega calabrese lo Sportello anti-‘ndrangheta, che sarà affidato ad avvocati del partito, fornirà assistenza e consulenza alle vittime della criminalità organizzata, dando sostegno e supporto nei vari percorsi, compresi quelli davanti alla magistratura e quelli per i risarcimenti per eventuali danni da attentati della mafia. «Per noi Lega e per me – spiega Crippa -la ‘ndrangheta è uno dei cancri del paese che la politica intera deve cercare di estirpare. Non è più un fenomeno solo regionale e calabrese, ma ormai nazionale e mondiale. Questo sportello è un piccolo grande contributo a tutte quelle persone che vivono un momento di difficoltà e vogliono esser aiutate da un punto di vista lega e la Lega vuole dare una mano concreta a queste persone».

Le polemiche sul candidato “sospetto”

Ma a tenere banco, in queste ore, è la vicenda, citata da testate come “Il Fatto quotidiano”, di un candidato della Lega nella circoscrizione Sud, Vincenzo Cusato, ex consigliere comunale di Rosarno la cui figlia è sposata con il figlio di Rocco Bellocco, presunto capoclan della città della piana di Gioia Tauro. La vicenda, com’era prevedibile, sta suscitando una vibrata polemica. Dalla Lega ora arriva la più classica difesa d’ufficio: «Non ci sono parentele. È una persona perbene e – spiega il commissario regionale del Carroccio Giacomo Saccomanno – essendo una persona perbene può esercitate i diritti costituzionali di libertà e partecipazione. A queste polemiche non rispondiamo perché dobbiamo guardare agli uomini, guardarli negli occhi e sapere se sono uomini validi o meno. Abbiamo ritenuto che sia una persona valida, non ha nessun collegamento, non ha nessun pregiudizio di nessun tipo, è passato regolarmente al vaglio dell’Antimafia. Queste polemiche danneggiano solo la Calabria. La Lega difenderà fino in fondo le persone perbene». Poi l’inaugurazione dello “Sportello anti-‘ndrangheta”. Tra più di un imbarazzo.

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