CATANZARO «L’ultima farsa della Lega. La lotta apparente alla ‘ndrangheta a orologeria nell’ultimo mese di campagna elettorale. Quanta ipocrisia e credibilità sotto zero a inaugurare presunti “sportelli anti’ndrangheta” di ascolto e supporto a chi subisce minacce e intimidazioni dall’organizzazione criminale e mafiosa più potente al mondo. Tutto solo per procacciare consenso, quando poi, tra i candidati nelle proprie liste si sbandiera pure con orgoglio la presenza di persone impresentabili. La lotta alle mafie non si fa con iniziative “spot”». Così Luigi de Magistris, candidato alla presidenza della Regione Calabria.
«L’antimafia – aggiunge – è e dovrebbe sempre essere requisito essenziale dell’agire politico, di qualunque partito ed organizzazione politica. Soprattutto se sei un’istituzione ed una forza di governo nazionale, alla guida dei ministeri chiave. Invece di chiedere scusa per i politici coinvolti in fatti gravissimi di criminalità organizzata, si inaugurano sportelli pubblicitari contro la ‘ndrangheta e si candidano personaggi equivoci. Ma da ottobre si porrà fine con i fatti ai rapporti tra mafia e politica. Avete una storia non credibile, noi abbiamo dimostrato con la nostra storia da che parte stiamo».
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