CATANZARO Le donne italiane che lavorano come assistenti familiari sono triplicate (da 35.768 a 106.148 mila, dati Inps) nell’ultimo anno e oggi rappresentano il 24,3% del totale. Sono i dati emersi in uno studio dell’Osservatorio Domina e riportati dal Sole 24Ore. Secondo il rapporto, le donne straniere rappresentano la componente più numerosa (67,5%). Gli uomini stranieri rappresentano il 5,3% e gli uomini italiani 2,9%. In Calabria ed altre regioni del Sud, le donne italiane rappresentano più del 30% del totale “badanti”. Diversi i fattori che influenzano dati e numeri: al Sud vi è una minore presenza straniera e di conseguenza l’offerta di manodopera è ricoperta maggiormente dagli autoctoni. A questo si aggiunge la minore opportunità di lavoro per le donne italiane, e il lavoro domestico diventa quasi una scelta obbligata.
Dallo studio emerge chiara la differenza tra le ore di lavoro delle badanti italiane e quello delle lavoratrici straniere. Le prime lavorano mediamente 22,7 ore settimanali, contro le 38,3 ore delle straniere. In particolare, tra le straniere il 48,2% lavora più di 40 ore settimanali, mentre tra le italiane la percentuale scende al 12,0%. Al contrario, tra le italiane il 44,4% lavora meno di 20 ore settimanali, contro l’8,3% delle straniere.
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