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il traguardo

Aosta, «la Calabria premiata per i suoi vini al Concorso Mondial des Vins Extrêmes 2021»

Due medaglie d’oro per i bianchi Petrara e Capumasca Riserva e un argento per il rosato Anthea

Pubblicato il: 09/09/2021 – 10:43
Aosta, «la Calabria premiata per i suoi vini al Concorso Mondial des Vins Extrêmes 2021»


AOSTA «La Calabria si fa notare nella particolare competizione enologica di Aosta “Concorso Mondial des Vins Extrêmes 2021” e vince due medaglie d’oro con il bianco Petrara – 2020 e il Capumasca Riserva – 2016 della Cantina Elisium e una medaglia d’argento con il rosato Anthea – 2020 dell’azienda di Immacolata Pedace di Longobucco. Tra i requisiti d’ammissione per il concorso – si legge in una nota – i vini devono derivare da vigneti in difficoltà strutturali permanenti quali altitudine superiore ai 500 m sopra il livello del mare, escludendo altopiano, pendenze del terreno superiori al 30% e impiantati su terrazze o gradoni. Tradotto significa – continua la nota -condizioni estreme di montagna, alti costi di coltivazione e di gestione, maggiore rischio di avversità climatiche e per contro vini più sostenibili, dal sapore fine ed elegante, delicati nella struttura e non eccessivamente alcolici. Promotore del concorso è il Cervim (Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana), in collaborazione con della Regione Autonoma Valle d’Aosta e altri enti del territorio, che da sempre si occupa di viticoltura di montagna, alias viticoltura eroica».

Vigneto azienda Caputo

«L’esperienza di viticoltori all’avanguardia come Andrea e Marco Caputo»


«Eroici sono i viticoltori Andrea e Marco Caputo, laureati in economia e scienze turistiche, che nel 2007 partendo da zero, senza arte né parte – si legge nella nota – rompono gli schemi e comprano 14 ettari di terreno nella collina di Donnici a 578m di altitudine, sostenuti dalla famiglia. Qui impiantano le viti raccogliendo le marze da un vigneto di 90 anni di un anziano e saggio viticoltore che li indirizza verso le varietà da sempre coltivate e ben acclimatate in quest’area di presilana. La piccola cantina verrà costruita nel 2015 insieme alla sala degustazione. Imparando a guidare il trattore, a potare, a controllare le variabilissime condizioni climatiche tra le correnti della Sila e del Tirreno – prosegue ancora la nota – correggendo errori su errori, studiando, frequentando corsi e aggiornandosi, da autodidatti oggi sono diventati esperti che ascoltano le vigne e i vini. Quattro etichette in tutto la loro produzione, due soli vitigni il bianco Pecorello e il Magliocco dolce. Con il Pecorello in purezza nasce Petrara dal colore paglierino con riflessi verdolini, bouquet e gusto fine ,unico nel suo genere. Dal Magliocco, anche questo monovitigno, da un cru ben identificato nasce il Capumasca, 250 bottiglie appena, prima riserva dell’azienda che all’esordio in concorsi ha meritato una medaglia d’oro per colore, struttura e persistenza. E’ il caso di affermare – conclude la nota – che in montagna il gusto ci guadagna».

Marco e Andrea Caputo
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