REGGIO CALABRIA «L’emergenza sanità nella nostra regione è nota a tutti, una gestione incapace e fallimentare che ha prodotto meno servizi e tutele per la salute pubblica e un aumento del debito in modo esponenziale». Così Amalia Bruni, candidata per il Centrosinistra alla guida della Regione torna a parlare di Sanità occupandosi della vicenda del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria. «Anche la storia del Gom – aggiunge – fa parte di una lunga serie di disastri annunciati, dove una mancanza assoluta di visione strategica ha portato allo stremo il personale che lavora in condizioni incredibili, nonostante da mesi siano stati lanciati gridi di allarme senza che nessuno pensasse di porvi rimedio. Al Gom mancano almeno settecento figure professionali tra medici e paramedici ma nessuna assunzione è stata autorizzata pur essendovi la possibilità di farlo».
«Gli appelli lanciati nei mesi scorsi non sono serviti a nulla – denuncia Bruni – Spirlì, seduto nella sua torre di avorio è rimasto immobile pur consapevole che se non si fosse intervenuto seriamente per la gestione dell’emergenza Covid sarebbe andato tutto a rotoli, e infatti dai primi di settembre i sessanta posti disponibili si sono esauriti e ora i pazienti devono essere indirizzati a Catanzaro. Una storia incredibile dove incapacità, incompetenza indolenza e indifferenza e forse chissà che cosa altro fa pagare un conto salatissimo ai cittadini».
«Questa giunta – conclude Bruni – doveva occuparsi esclusivamente di ordinaria amministrazione e gestire l’emergenza Covid. Ha prodotto, invece, e continua a produrre solo disastri. Noi abbiamo l’opportunità di cambiare e finalmente costruire la Nuova Calabria».
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