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«Cosenza2050 non è uno slogan, ma una visione di governo per la nostra città»

Chiara Penna, candidata nella lista “Franz Caruso sindaco”, spiega le ragioni della sua discesa in campo

Pubblicato il: 11/09/2021 – 12:20
«Cosenza2050 non è uno slogan, ma una visione di governo per la nostra città»

COSENZA «Cosenza2050 non uno slogan, ma una visione di governo per la nostra Cosenza. Una città che sia più equa, accogliente, inclusiva, sostenibile, capace di elevare la qualità di vita dei suoi cittadini questa è la Cosenza che immagino per il futuro. Lo afferma Chiara Penna, candida alle elezioni comunali di Cosenza nella lista “Franz Caruso sindaco”. «Scendo in campo – alla mia prima esperienza politica – per sostenere un progetto politico che guarda al futuro con competenze e capacità di governo; lo faccio – scrive Chiara Penna – a fianco di un uomo, un professionista, un politico credibile e visionario come Franz Caruso, perché ritengo sia la rappresentazione di una leadership collettiva che può e deve cambiare le sorti della città. Svolgo, ormai da anni, con amore e passione la mia professione di avvocato e criminologa e ho sentito il dovere di contribuire allo sviluppo della mia città per non rassegnarmi al declino e al disfattismo di questi anni. La mia esperienza lavorativa mi ha permesso di conoscere nel profondo il tessuto sociale della città, cogliendone le difficoltà e i problemi di cui la prossima amministrazione dovrà farsi carico. Uno su tutti: il tema dell’integrazione e inclusività. La Cosenza2050 – sostiene la cadidata con “Franz Caruso sindaco” – non può rinviare un confronto sui bisogni e le esigenze dei cittadini, esigenze che richiedono profondità nell’analisi e celerità nelle risposte. Una città inclusiva fonda le sue basi su una piena integrazione nel tessuto economico-sociale di fasce della popolazione svantaggiate. Penso alle persone con disabilità fisiche, psichiche, sensopercettive che hanno necessità di guardare “all’Istituzione Comune” come punto di riferimento in percorsi di integrazione, concreti, nella vita quotidiana. Abbattimento delle barriere architettoniche, promozione di attività creative, piena accessibilità alla mobilità urbana, assistenza sanitaria adeguata, aiuto all’inserimento nel mondo lavorativo sono le basi di una città moderna che alimenta una crescita omogenea e abbatte disparità e diseguaglianze». Penna aggiunge: «La mia deformazione professionale mi porta, poi, a ragionare sulla mancata integrazione di quelle fasce meno abbienti della città stimolate, dal contesto sociale in cui vivono e dalla mancanza di opportunità, a perseguire comportamenti devianti. Comportamenti che sfociano in fenomeni di criminalità e conseguente inquinamento del contesto cittadino. Devianze che rischiano di colpire soprattutto le nuove generazioni, ecco perché è fondamentale che l’azione amministrativa della Cosenza2050 sia improntata su una sinergia tra il governo della città e i pilastri educativi e formativi del contesto sociale. Lavorare per creare le condizioni, le opportunità per i nostri giovani è fondamentale per disegnare una città a misura delle persone e plasmata sui bisogni veri e tangibili. In questo quadro si inserisce il ruolo fondamentale della cultura come volano di sviluppo per Cosenza: una cultura creativa che tenga conto dei talenti, delle energie e della passione degli artisti cosentini che con grande sacrificio esprimono la propria arricchendo la città. Il mio impegno sarà rivolto a loro, a chi per troppi anni ha visto denigrare il proprio lavoro per incapacità amministrativa di chi ha governato la città. Cosenza ha urgente bisogno di costruire una rete teatrale, artistica, musicale che dia respiro al tessuto culturale della città. Nel nostro programma non a caso è prevista la redazione dello statuto cittadino dei lavoratori dello spettacolo funzionale a dare loro i giusti diritti e il sostegno al prezioso lavoro che svolgono. Mi oppongo all’idea di abbandono di spazi che possono essere destinati alle associazioni del settore, troppo spesso dimenticate, e intendo promuovere un impegno volto a tutelare la storia e la tradizione cosentina. Teatri come “Il Rendano” sono il fulcro dell’attività culturale, artistica della città e meritano un costante monitoraggio. Cosenza merita il nostro amore, la nostra voglia di gettare lo sguardo oltre l’orizzonte, di una politica pulita e rigenerata, di una nuova classe dirigente autorevole e capace di proiettarsi nel futuro con la vitalità tipica della nostra generazione. Non mi rassegno – conclude Chiara Penna – al destino di città senza futuro e sono pronta a costruire insieme a voi il presente e il futuro della Cosenza2050».

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