COSENZA La morte di Pasquale Francavilla, deceduto in carcere 24 ore fa ha sollevato le proteste dei detenuti dell’istituto penitenziario “Sergio Cosmai” di Cosenza. «Tutta la popolazione detenuta – scrive in un post su Facebook l’avvocato Emilio Quintieri – sta facendo una battitura contro il servizio sanitario dell’Istituto ritenuto responsabile di non aver fornito al loro compagno deceduto le cure necessarie». Il legale informa di aver segnalato la questione al Collegio del Garante Nazionale dei Diritti delle persone private della libertà personale chiedendo una visita ispettiva presso la Casa Circondariale di Cosenza per gli opportuni accertamenti.
La Procura di Cosenza ha aperto un’inchiesta per far luce sulla vicenda. «Pasquale Francavilla – ha raccontato il legale della vittima Mario Scarpelli – è stato ricoverato d’urgenza in ospedale a Cosenza, dieci giorni fa, per la presenza di alcuni trombi. Si trovava nel reparto di Terapia intensiva. Cinque giorni fa, ho avuto modo di sentirlo tramite video chiamata e mi aveva annunciato l’imminente trasferimento in un altro reparto. Tra un mese avrebbe dovuto sottoporsi ad un altro delicato intervento, ma è tornato in carcere ed è morto». Le condizioni di salute di Francavilla – secondo quanto denunciato dal legale – non sarebbero state compatibili con il regime carcerario. Di tutt’altro avviso il «magistrato di sorveglianza che ne ha disposto il trasferimento in carcere». Qualche ora dopo è sopraggiunto il decesso, sulle cui cause farà luce l’esame autoptico eseguito oggi.
x
x