REGGIO CALABRIA Con la delibera del 10 settembre (n. 833) il commissario straordinario dell’Asp di Reggio Calabria, Gianluigi Scaffidi, su richiesta del direttore dell’Ufficio Gru, ha disposto la sospensione dal servizio e dalla retribuzione di un dipendente della struttura sanitaria reggina non vaccinato. Il provvedimento arriva anche a fronte dell’impossibilità verificata di utilizzare il dipendente in altre mansioni «che non implichino contatti interpersonali o che non comportino in qualsiasi forma, il rischio di diffusione del contagio da Covid-19».
La sospensione diviene così effettiva fino a che non verrà assolto l’obbligo vaccinale.
Un provvedimento che conferma la linea dura dell’Asp di Reggio nei confronti del personale che rifiuta la somministrazione del siero anti-Covid. Verso la fine dello scorso mese di giugno, il commissario Scaffidi aveva adoperato la medesima misura nei confronti di altri 15 operatori sanitari. «Mentre prima non avevamo nessun obbligo, adesso esiste una legge “ad hoc”» aveva detto il commissario riferendosi al decreto legge 44/2021 che impone l’obbligo vaccinale per il personale sanitario. L’auspicio, già allora, era che il provvedimento potesse essere d’esempio. (f.d.)
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