VIBO VALENTIA Cittadini esasperati dalle continue e croniche carenze di servizi che, da anni, segnano la sanità regionale, con gravi ripercussioni anche sui territori. Tra i quali quello Vibonese, da Nicotera ad altri centri dell’hinterland, segnato da un’emergenza che non conosce fine. Così nata la protesta inscenata questa mattina da decine di cittadini davanti alla sede dell’Asp di Vibo Valentia. Quattro i punti più rilevanti e dai quali s’è mossa la protesta: l’istituzione di un punto stabile del 118; il ripristino h24 della guardia medica; quello dei prelievi e la riattivazione di diversi reparti.
Cartelloni, striscioni e urla all’indirizzo di quelle figure deputate a dare risposte – convincenti – ai cittadini. E il primo “successo” è già arrivato. Una delegazione di manifestanti, accompagnati da Salvatore Pagano, hanno incontrato il direttore amministrativo dell’Asp vibonese, Elisabetta Tripodi. «Abbiamo preso degli impegni che presenteremo al commissario e abbiamo già fissato un incontro per i primi giorni di ottobre dove faremo il punto». «Ormai da tanto protestiamo – ha ricordato invece Salvatore Pagano del Movimento 14 luglio – le tante promesse non sono mai state attuate. Parlando con il dottor Talesa (referente sanitario aziendale dell’Asp di Vibo Valenti) e la Tripodi, abbiamo già ribadito che torneremo, saremo sempre e vigili e mai ci fermeremo di fronte al diritto della salute di noi cittadini». (redazione@corrierecal.it)
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