LAMEZIA TERME Bilanci in rosso, perdite costanti e la pandemia che ha tenuto lontano dagli stadi tifosi e appassionati. Non è un buon momento per le società calcistiche italiane, che dalla Serie A fino ai dilettanti pagano lo scotto dei drammatici effetti del Covid. Tenere i conti in ordine è un esercizio assai difficile per chi come un presidente di un club deve soddisfare le aspettative dei tifosi, non deludere gli abbonati e investire danari per acquistare i migliori giocatori sul mercato. Se per anni il “mestiere più difficile” è stato quello dell’allenatore, oggi non è assurdo asserire che la poltrona che scotta è quella occupata dai patron. Lo sa bene anche Felice Saladini, presidente dell’Fc Lamezia Terme, nuova società che affronterà il prossimo campionato di Serie D. Nel corso del format “In Primo Piano” in onda su L’altro Corriere Tv (Canale 16 del digitale terrestre), il numero uno del club lametino ha confessato sogni e speranze in vista dell’imminente inizio della stagione sportiva.
«Il calcio è mosso soprattutto dalla passione – confessa Saladini – nel mio caso grazie alla passione conto di poter fare qualcosa di positivo nella mia città. Il primo passo viene dall’idea lungimirante di Perugini nel 68′ quando ebbe l’idea di fondere i tre comuni di Lamezia per dar vita ad una nuova città unica, il mio desiderio era unire anche sportivamente l’intero centro urbano». In un mondo quello sportivo sempre più legato ai risultati e meno alla programmazione, ci sono alcune realtà che negli ultimi anni hanno compiuto passi da gigante togliendosi l’etichetta di “favola” o “Cenerentola” e conquistando meritatamente un posto nell’elite del calcio di casa nostra. E’ il caso dell’Atalanta, ma anche del Sassuolo. Investimenti mirati, giovani talenti e una struttura di scouting brava ad operare in tutto il mondo. Un modello da cui prendere ispirazione, come conferma Saladini: «ci siamo affidati a professionisti del settore con tanta esperienza alle spalle, dal Ds Martino fino al tecnico Alessandro Erra. Lavoreremo con i giovani – continua il presidente – il sogno è di aprire le porte della società a tutti i talenti calabresi».
La festa, i sorrisi, la gioia per un nuovo ed entusiasmante progetto hanno lasciato spazio, lo scorso 4 settembre all’aggressione perpetrata ai danni di Felice Saladini (QUI LA NOTIZIA). «Non perdo il coraggio e la determinazione – chiosa Saladini – per un atto che ormai è alle spalle, un gesto di pochi. Lamezia Terme è una città che cerca riscatto. Sono stato male, soprattutto perché aggredito davanti ai miei cari in un locale pubblico. Vado avanti più determinato di prima». (f.b.)
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