CATANZARO «Sei sbarchi e 400 clandestini arrivati in Calabria in poche ore, vergognoso! Domani sarò proprio in Calabria, a Mileto, Rosarno e Gioia Tauro, per incontrare governatore e cittadini che non ne possono più. Lamorgese, dove sei?». Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.
Sullo stesso tema interviene anche il presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, anch’egli della Lega: «Le coste calabresi sono prese d’assalto dagli sbarchi di clandestini provenienti, quasi esclusivamente, dal Medio Oriente. Oltre 400 clandestini:
un numero elevatissimo che la Calabria non si può permettere di ricevere, nemmeno per le poche ore necessarie per i controlli sanitari e l’identificazione degli eventualicontagiati. Il problema – afferma Spirlì- non si risolve smistando i contagiati verso le navi da crociera o cercando di ripararne altri nei luoghi destinati all’accoglienza, in Calabria come in altre parti d’Italia. Questa regione, con la sua debolissima sanità, non è in grado di sopportare sbarchi che stanno diventando quasi quotidiani. Questo vuol dire che non c’è controllo al largo delle coste italiane e che si è dato una sorta di lasciapassare agli scafisti, di fatto liberi di arrivare sulle coste calabresi senza problemi. Vien da pensare che, ormai, non c’è più neanche bisogno dell’intervento delle navi delle ong, considerato il flusso costante di barchini e barchette che trae origine dalle coste dell’est Europa e della Turchia. È veramente inconcepibile – conclude Spirlì – che il governo non intervenga in maniera definitiva per bloccare le partenze e, conseguentemente, questi arrivi, oltremodo pericolosi per la salute pubblica».
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