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lo strappo

Corigliano Rossano, sindaco e maggioranza disertano il Consiglio. Le opposizioni: «Stasi si dimetta» – VIDEO

Il sindaco non sembra più in grado di gestire i dissidi. E cresce il malcontento in città. Promenzio, Zagarese e Scarcello: «Se ne vadano»

Pubblicato il: 17/09/2021 – 20:44
di Luca Latella
Corigliano Rossano, sindaco e maggioranza disertano il Consiglio. Le opposizioni: «Stasi si dimetta» – VIDEO

CORIGLIANO ROSSANO Le elezioni regionali ormai alle porte sono solo la goccia che fa traboccare il vaso di una coalizione e una maggioranza a trazione “civica”, che di civico ha poco o nulla. Il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi non sembra più avere in pugno la sua maggioranza consiliare. Ed il dato emerge dal Consiglio comunale previsto per oggi pomeriggio, disertato da tutte le forze di governo. I lavori trasleranno a lunedì in seconda convocazione, ma il dato politico è l’assenza dei gruppi di maggioranza e quella dello stesso Stasi, stritolato nella morsa delle ambizioni di molti dei “suoi” consiglieri.
Ci sono quelli delusi dal diktat del sindaco di non candidare alle regionali nessuno che provenga dai gruppi consiliari, quelli che coltivano l’aspirazione di un assessorato, altri ancora amareggiati dalle frizioni prettamente politiche in logiche di comparto. C’è chi vorrebbe una maggioranza a trazione di centrosinistra, chi vorrebbe inaugurare il gruppo di Forza Italia o, semplicemente, chi non ne può più dell’inerzia nell’azione di governo.
Una montagna di problemi, quindi, sommati agli umori pessimi della città nei confronti dell’amministrazione comunale e alle lotte intestine di “quartiere” che il sindaco non sembra più in grado di gestire. Potrà anche riuscire a ricucire gli strappi entro lunedì – giorno in cui il consiglio tornerà a riunirsi – e presentare fra gli scranni una maggioranza allineata e coperta, ma sembra indubbio che le crepe non si rinsalderanno così facilmente.
Chi ne subisce le conseguenze è proprio la città che non riesce ricevere risposte su problemi atavici. ma sui quali Stasi, dai palchi, sembrava averne la panacea. Ed anche per questo, in una conferenza stampa lampo convocata poco dopo l’annuncio della presidente del consiglio comunale, Marinella Grillo, di non iniziare i lavori a causa delle assenze, i gruppi consiliari di opposizione chiedono le dimissioni del sindaco.
Anche alcune compagini che supportano il primo cittadino come Corigliano Rossano Futura, da quanto appreso, sono dell’avviso di avviare una verifica della maggioranza stessa.

Raffaele Vulcano, Adele Olivo, Aldo Zagarese, Rosellina Madeo, Gennaro Scorza e Francesco Madeo

Le frizioni con Corigliano Rossano domani

In tutto questo bailamme, al centro della vicenda sembrano esserci le “intemperanze” del gruppo consiliare Corigliano Rossano domani, capeggiato dal vicesindaco Claudio Malavolta e con un assessore in quota, Giovanni Palermo, con delega al Bilancio. Da mesi il gruppetto di consiglieri intrattiene con Stasi solo un rapporto – a senso unico – epistolare, sintomo di relazioni più che sfilacciate. Dietro vi sarebbero dissidi di carattere organizzativo (sul servizio manutentivo, sul trasferimento di uffici da una parte all’altra della città, sullo stato di degrado di alcune aree), ma anche politici, vista l’espressione ormai forzista che il gruppo ha assunto. Simpatie per Forza Italia non più celate, insomma, nel cuore dello stasismo, del movimentismo di sinistra dal passato anche estremo.
Ed in una giunta, sì civica, ma che guarda attentamente a sinistra, far sedere alcuni simpatizzanti di centrodestra è un elemento che inizia ad causare frizioni ad una (buona) fetta di quella maggioranza d’ispirazione sinistrorsa e da chi vorrebbe sedere al tavolo dell’esecutivo. Da tempo, peraltro, anche fra i suoi c’è chi chiede a Stasi un reset della giunta.

Scarcello, Zagarese e Promenzio: «Stasi si dimetta»

«Abbiamo assistito – dichiara il consigliere di opposizione dell’Udc, Vincenzo Scarcello, fra i decani dell’assise e con un passato da presidente del consiglio comunale – ad una delle pagine più buie per la nostra città. Il sindaco e la sua maggioranza non sono venuti in consiglio a dibattere temi importantissimi. Questo è l’emblema della perdita di aderenza di questa amministrazione all’interno della città. Il sindaco che non si presenta a parlare di disabilità, una maggioranza che scappa per non affrontare altre grandi questioni e che perde l’opportunità di dibattere del futuro della 106, credo che abbia posto fine e dichiarato termine al proprio mandato. Con una buona dose di saggezza Stasi dovrebbe dimettersi».
«Un sindaco che ritiene di non presentarsi senza alcun preavviso – aggiunge Aldo Zagarese, consigliere comunale di quel Pd che in nelle settimane scorse ha provato a coinvolgere Stasi nella coalizione a sostegno di Amalia Bruni – denota una crepa insanabile della sua maggioranza, sicuramente legata a doppio filo alle elezioni regionali ed alla tanta insoddisfazione che ormai regna all’interno delle forze di governo. Una maggioranza che si dichiara civica ma, sostanzialmente, smascherandosi, si evidenzia come un’accozzaglia di forze politiche che non riescono più a stare insieme, mettono in difficoltà Stasi, al quale dimostra di non dare più sostegno. Credo che Stasi analizzare la situazione, riflettere e compiere la scelta più giusta, rassegnare le dimissioni»
«Oggi abbiamo raggiunto il massimo dell’indegnità politica – conclude il leader delle opposizioni, Gino Promenzio –. Stasi non ha più la maggioranza e con una furbata non si sono presentati in Consigli per nascondere chi non c’era. Dopo la devastazione culturale, amministrativa e politica a cui ci hanno destinato, mancano le dimissioni. Se ne vadano». (l.latella@corrierecal.it)

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