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Corigliano Rossano, dopo il patatrac in Consiglio il sindaco pensa alle dimissioni (ma nascerà lo Stasi Bis)

Il primo cittadino azzererà la giunta. Maggioranza alla resa dei conti. La destra extraconsiliare spinge per staccare la spina

Pubblicato il: 19/09/2021 – 7:11
di Luca Latella
Corigliano Rossano, dopo il patatrac in Consiglio il sindaco pensa alle dimissioni (ma nascerà lo Stasi Bis)

CORIGLIANO ROSSANO Queste sono le ore più difficili della vita politica di Flavio Stasi. E di conseguenza della sua esperienza alla guida della città di Corigliano Rossano, dopo essere stato eletto, ormai 27 mesi fa, con oltre il 70% dei voti. Una montagna di consensi pian piano sgretolatasi nel tempo.
Il consiglio comunale previsto sabato scorso, con l’assenza di tutta la maggioranza e del primo cittadino (qui la notizia), ha celebrato e ufficializzato una volta per tutte – qualora ce ne fosse ancora bisogno – i dissidi sempre negati, ma nati al momento stesso dell’insediamento, che stanno consumando dall’interno il governo della città.
L’imprinting – in negativo – il sindaco l’ha lasciato al momento dell’ufficializzazione della sua giunta: tutte ottime persone ma senza l’esperienza necessaria in una fase come quella “costituente” della “neonata” città di Corigliano Rossano. In quel momento gli analisti della politica nostrana hanno emesso la prima sentenza.
«Fateci sbagliare», aveva detto Stasi, molti mesi fa. I consensi in picchiata hanno poi dimostrato che sbagliare era un lusso che questa città non poteva permettersi, a causa di mille atavici problemi che prima o poi sarebbero ritornati come un boomerang dopo le parole proferite dai palchi. Stasi sembrava avesse pronta la panacea ad ogni male della città. Il tempo, i 27 mesi passati – pur con qualche attenuante legata alla pandemia – hanno invece dimostrato il contrario di quel che il sindaco diceva in campagna elettorale, soprattutto a riguardo del problema forse più stringente e sentito in tante zone della città: l’avvilente carenza idrica, estate e inverno.

Le dimissioni del sindaco

Oggi, con l’intemperanza fatta registrare dalla maggioranza, tutti i nodi sembrano venire al pettine, anche se qualche spiffero riferisce che i rivoltosi – in primis il gruppo consiliare “Corigliano Rossano domani” capeggiato dal vicesindaco, Claudio Malavolta, votatosi a Forza Italia in mezzo ad una maggioranza a trazione sinistrorsa – sarebbero pronti a rientrare fra i ranghi. Forse perché ammansiti dalle ipotesi di dimissioni che Flavio Stasi avrebbe paventato in queste ore a quelli più vicini a lui. Molto difficile da immaginare come scenario, ma non impossibile.

L’azzeramento della giunta

È più probabile, piuttosto, che cadranno tutte le teste dei suoi assessori con l’azzeramento della giunta. Questa sembra essere al momento la strategia politica più accreditata e analizzata in queste ore nella full immersion di riunioni, già depurate dai dissidenti. Probabilmente il sindaco ha metabolizzato il fatto che la città ha bisogno di risposte non più procrastinabili, che non può passare tutto dalla sua scrivania e che deve – soprattutto – liberarsi dal giogo e da chi lo tira dalla giacca sin dall’inizio della sua consiliatura. Un modo – il tasto reset sul suo esecutivo – per depurare il tavolo da presenze che Stasi inizia a reputare inopportune tra quelli che lo tirano per la collottola su ogni decisione, dall’inizio del suo mandato per «interessi di bottega», come li definisce il leader delle opposizioni, Gino Promenzio.

Il pontiere

In queste ore, ancora, starebbe mediando problemi, situazioni e provando a ricucire strappi, uno dei pochissimi di cui il sindaco si fida realmente, l’assessore (o superassessore) Mauro Mitidieri, al quale – verso alcune direzioni – sarebbe stato affidato il ruolo diplomatico di “pontiere”.

Lo Stasi Bis

A proposito di ipotesi, difficile che Stasi possa levare dal cilindro una giunta “tecnica” che lo aiuti a costruire realmente la città “nuova” senza intaccare gli equilibri territoriali – e politici – da dosare col bilancino in base al luogo di nascita sulla carta d’identità, legati a doppio filo a retaggi antefusione. Anche perché il sentimento antistasiano è montato soprattutto a Corigliano, dove da tempo non è più il sindaco ma il sindaco rossanese e dove sarebbe sorto il progetto – di centrodestra – di staccare la spina a questo esecutivo.
In consiglio comunale e nelle fila della maggioranza c’è chi sgomita per un posto al sole. Chi ambisce, anche legittimamente, sono la presidente della commissione Statuto – che si sarebbe dovuto partorire dopo 6 mesi, e siamo a 27, roba che nemmeno la Costituzione – Maria Salimbeni e la consigliera Alessia Alboresi. Extra Consiglio potrebbe sedere al tavolo del nuovo esecutivo, l’avvocato Damiano Viteritti. Uno dei pochissimi che potrebbe sopravvivere al taglio delle teste è proprio il vero braccio destro di Stasi, l’assessore Mitidieri, forse insieme a Tatiana Novello.
Tra i ragionamenti che si sarebbero fatti nel corso delle riunioni, quello secondo cui lo Stasi Bis dovrà rispondere alla proiezione dei numeri del Consiglio comunale nell’ambito di una verifica di maggioranza.

Promenzio: «Stasi è un fallimento politico»

In maggioranza frattanto, nessuno parla. I telefoni squillano a vuoto mentre a commentare la situazione è Gino Promenzio. Il capo delle opposizioni definisce, in una nota, la maggioranza Stasi come «ormai politicamente fallita. Si scanna per questioni di piccolo cabotaggio, non trova più l’accordo e ne paga le conseguenze una città ormai al limite dell’abisso. Miseri interessi di bottega, di vicinato, di sudditanza politica. Giochi ormai noti tra soliti padroni e finti rivoluzionari».
«Per non mostrare le crepe in aula si decide di disertare tutti la seduta, infischiandosene altamente di disabili in attesa sotto il sole, degli operai del verde pubblico, una volta vicini di tetto del sindaco, e di ottantamila persone rappresentate in quella sala, dell’ordine del giorno che attendeva discussione e proposte, per una città in seria difficoltà. Politicamente, uno schifo», conclude duramente.
Insomma, non resta che attendere che passi la nottata, perché da quel che si mormora, oggi o al massimo domani entro le 16,30, ora in cui dovrebbe iniziare il consiglio comunale rimasto strozzato sabato dall’assenza della maggioranza e del sindaco, dovrebbe arrivare la notizia relativa all’azzeramento della giunta. Per il parto dello Stasi Bis, probabilmente, ce ne vorrà. (l.latella@corrierecal.it)

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