COSENZA «Abbiamo colpito nel segno. Se il candidato di Occhiuto si rizela (stizzisce, ndr) del fatto che sia un prestanome del sindaco è perché di fatto lo è. E finalmente si fa sentire, uscendo dal torpore di una campagna elettorale fatta sotto traccia». Il candidato a sindaco di Cosenza Franz Caruso, espressione del centrosinistra, controreplica a stretto giro di boa al suo avversario politico Francesco Caruso, espressione del centrodestra. «Il voto clientelare – scrive Franz Caruso – non potrà salvarlo dalla disfatta di 10 anni di amministrazione, avrebbe dovuto presentare un bilancio consuntivo dicendo alla città le cose realizzate per renderla migliore. Invece parla del nulla, di promesse vacue, senza dar conto del dissesto in cui loro e solo loro hanno portato le casse comunali. Dissesto economico-finanziario e disastro ambientale; questi bravi amministratori ci lasciano un cumulo di debiti e di immondizia. Il candidato prestanome (non vedo in cosa risieda l’ineleganza nell’uso di tale appellativo) non lo si vede in giro nelle periferie (termine che ormai riguarda la quasi totalità della città) altrimenti si renderebbe conto che i Cosentini sono stanchi di essere presi in giro da questi amministratori che anche professionalmente hanno beneficiato delle casse comunali. Basta! Cosenza 2050 è il progetto ed il programma che all’attenzione della città e della credibilità di chi lo propone con entusiasmo e coerenza spazzerà le insulse insinuazioni che arricchiscono il vuoto argomentativo di chi si appresta a rappresentare il nuovo con lo stesso volto di chi ha gestito il vecchio. Io, a differenza dell’uomo ombra non ho mai amministrato Cosenza e lo stesso vale per la squadra che mi sostiene e che con me governerà il riscatto e la rinascita di Cosenza. Con noi la città sarà più viva, più ecologica (non metteremo mattonelle cinesi in ogni dove), più accogliente, più solidale e più bella. Fatevene una ragione. E se ragioni avete, per contrastare il progetto Cosenza 2050, sono pronto a confrontarmi pubblicamente con chi rappresenta la continuità con la negatività dell’ultimo lustro di amministrazione cittadina».
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