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Amministrative Cosenza, Bianca Rende incontra i segretari di Cgil, Cisl e Uil

Due ore di confronto aperto sulle criticità cittadine e sulle emergenze

Pubblicato il: 20/09/2021 – 18:01
Amministrative Cosenza, Bianca Rende incontra i segretari di Cgil, Cisl e Uil

COSENZA Bianca Rende, candidata a sindaca di Cosenza ha incontrato nei giorni scorsi i tre segretari territoriali: Giuseppe Lavia, della CISL, Roberto Castagna, della UIL, Pino Assalone, della Camera del Lavoro di Cosenza. Due ore dense di confronto aperto e a tutto campo sulle criticità cittadine e sulle emergenze, tutte di origine non recente ma indubbiamente acuite dal contesto pandemico. «Una rappresentazione a tratti desolante del contesto socio-economico-culturale a cui i rappresentanti delle tre più importanti organizzazioni sindacali del territorio aggiungono la mancanza di una sistematica interlocuzione istituzionale, e dunque del mancato riconoscimento da parte dell’amministrazione uscente del contributo che dalla parte delle rappresentanze del mondo del lavoro può e deve venire nell’affrontare tutti i temi della realtà urbana, dall’infrastrutturazioni materiali alle condizioni di benessere essenziale delle cittadine e dei cittadini». Alle sollecitazioni dei tre sindacalisti la candidata sindaca, Bianca Rende, ha risposto, argomentandoli in sequenza coerente e organica, con tutti i punti nodali del suo programma di governo di Cosenza 2021-2026: città della partecipazione e della trasparenza e accessibilità digitale a città dei diritti essenziali di cittadinanza; da città delle integrazioni e connessioni a città della viabilità green. «Un buon governo del territorio è possibile ed esistono i metodi e le competenze per mettere in atto un’altra idea di pubblica amministrazione: inclusiva, dialogica, vicina ai bisogni e pronta a mettervi mano con concretezza – ha dichiarato Bianca Rende.  A partire dall’affermazione di un metodo concertativo con le parti sociali e le rappresentanze dei lavoratori, con le quali insieme m’impegno a condurre tutte le battaglie necessarie, sia sul fronte interno urbano sia sul fronte delle istituzioni amministrative superiori, a rifondare e rigenerare la città come modello e incubatore di innovazione della gestione delle politiche pubbliche». «La mia amministrazione – ha affermato la candidata sindaca Bianca Rende – si batterà perché le risorse del PNRR e della programmazione comunitaria siano in primo luogo rivolte alla risoluzione dei fondamentali problemi che ancora affliggono una fascia consistente di cosentine e cosentini. A partire dall’esatto censimento quantitativo e qualitativo del bisogno di casa, di servizi socio-sanitario-assistenziali e di sostegno all’uscita dal bisogno per corrispondere con progetti mirati e quanto possibile personalizzati». «Innovare la città attraverso una costante progettazione che parta dai contesti e coinvolga gli abitanti, è la chiave fondamentale di Cosenzacresceinsieme con Bianca Rende sindaca: Cosenza – continua ancora Bianca Rende – sarà città della integrazione e delle connessioni interna – tra quartieri, centro e centro storico- esterna con l’area urbana e l’università. L’idea base è quella della città policentrica, ovvero quella in cui ogni cittadino ha la possibilità di avere ciò di cui ha bisogno a breve distanza da casa. È questa una sfida importante che è necessario cogliere e affrontare soprattutto alla luce del depauperamento e svuotamento di servizi e di attività commerciali che affligge ormai molti quartieri della città. Depauperamento effetto certo della crisi economica degli ultimi anni contro il quale non un provvedimento, pensiero o azione è stata mai intrapresa dall’amministrazione uscente. Abbiamo invece assistito alla scelta miope di puntare alla concentrazione delle attività nel cosiddetto salotto buono, creando anche lì ulteriori evidenti distorsioni e omologazioni nella stessa offerta di servizi commerciali e provocando la caduta verticale delle attività anche nelle aree più vicine al centro –via Alimena, viale Trieste- per non parlare di quelle più distanti e dimenticate.  Anche qui, in una visione di città integrata, dobbiamo pensare a una città che non si identifica più solo con il suo centro ma che sa usare sé stessa in ogni suo quartiere.  Una città più sana, più viva, più sicura e controllata, che decentra i servizi, capace di valorizzare le identità dei quartieri, grazie a una rigenerazione urbana basata su cultura, formazione universitaria, verde, socialità e accessibilità».

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