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l’inchiesta

Catanzaro, per il pasticcio dei pontili nei guai un dirigente comunale e un imprenditore

Ordinanza cautelare a carico di Adelchi Ottaviano (sospeso per 9 mesi) e Raoul Mellea. Le accuse: falso e turbata libertà degli incanti

Pubblicato il: 21/09/2021 – 13:58
Catanzaro, per il pasticcio dei pontili nei guai un dirigente comunale e un imprenditore

CATANZARO La Polizia di Stato di Catanzaro ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa il 20 settembre dal gip del Tribunale di Catanzaro, Pietro Carè, su richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro diretta dal procuratore Nicola Gratteri  (procuratore aggiunto Giancarlo Novelli e pm Stefania Cardarelli e Annachiara Reale), nei confronti di Andrea Adelchi Ottaviano, dirigente del Settore Patrimonio e Provveditorato-Partecipate del Comune di Catanzaro, nonché nei confronti di Raoul Mellea, legale rappresentante della società Navylos S.r.l. Entrambi sono accusati di turbata libertà degli incanti e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e infine, il solo Mellea, del reato di falsità ideologica commessa dal privato in atti pubblici).

Le misure cautelari 

Nello specifico sono stati applicati: la sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio per la durata di 9 mesi a carico di Ottaviano; il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per la durata di 1 anno a carico di Mellea. 

Le indagini della Mobile e della Digos sulla gara per i pontili

Il provvedimento scaturisce dagli approfondimenti investigativi avviati dalla Squadra Mobile, con il concorso della Digos, relativamente alla regolarità della gara di appalto bandita dal Comune di Catanzaro per l’installazione e la gestione di pontili galleggianti per l’attracco di natanti da diporto nell’area portuale del quartiere Lido, che nel mese di luglio scorso è stata annullata in autotutela con provvedimento dello stesso Comune. 

Le contestazioni al dirigente e all’imprenditore

L’indagine è stata finalizzata a verificare una possibile turbata libertà degli incanti e avrebbe fatto emergere numerose irregolarità. Tra queste la dichiarazione, la cui veridicità è contestata dagli inquirenti, da parte di Mellea, all’atto di presentazione della istanza di partecipazione alla procedura ad evidenza pubblica, del possesso dei requisiti finanziari e contabili di cui al codice degli appalti nonché di quelli indicati dal Disciplinare del bando di gara. Dubbi sono sollevati anche sulla disposizione, da parte del dirigente comunale Ottaviano, dell’aggiudicazione definitiva del lotto numero 2 dello specchio d’acqua alla Navylos pur essendo a conoscenza della criticità della società (quella contestata Mellea) con la conseguente consapevole e volontaria omissione dell’esclusione della società dalla procedura, in danno delle altre ditte partecipanti. Infine, nel mirino della Procura è finita anche la dichiarazione, da parte di Ottaviano, di aver «positivamente effettuato» le verifiche in merito al possesso dei requisiti di ordine generale e di idoneità professionale dichiarati da Mellea in qualità di amministratore unico e legale rappresentante della Navylos s.r.l. La Procura della Repubblica di Catanzaro, sulla scorta delle risultanze delle investigazioni delegate alla Squadra Mobile e alla Digos, ha pertanto richiesto ed ottenuto dal gip l’emissione della misura cautelare cui è stata data esecuzione nella giornata di oggi.

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