CORIGLIANO ROSSANO Il Movimento Cinque Stelle scalda i motori. La venuta in Calabria del presidente Giuseppe Conte, accolto a Corigliano Rossano come una star del cinema, lancerà la volata ad Amalia Bruni, al suo fianco nel corso della visita sullo Jonio.
Con loro, il gotha del movimento: i parlamentari Elisa Scutellà, Massimo Misiti, Riccardo Tucci e poi la sottosegretaria Danila Nesci, l’eurodeputata Laura Ferrara. Niente rappresentanze del Pd, però. Col quale «proseguiremo il dialogo anche dopo le elezioni, le regionali e le amministrative», dice Conte.
«Stiamo costruendo il progetto Paese, il Movimento Cinque Stelle – spiega l’ex premier – si è rinnovato e occorrerà del tempo per dispiegare il nuovo corso», ma sembra indubbio che l’accordo col Pd «non sarà un test ma un’opportunità per tutti i calabresi. È per questo che sono qui, ci abbiamo messo la faccia e lo stesso ha fatto nei giorni scorsi Enrico Letta. Ai calabresi occorre offrire una prospettiva nuova, diversa rispetto al governo di centrodestra precedente. Riteniamo che questa prospettiva debba essere concreta, solida per il rilancio di questa regione, a cui ho dedicato molta attenzione in passato. La Calabria è tra le aree del Sud Italia più dimenticata ed emarginata dalla politica nazionale. Il riscatto può ripartire da qui e dal nuovo governo regionale. E – tuona Conte – non permetteremo che nessun euro destinato al Sud sia dirottato altrove. Sono partito dal Nord in campagna elettorale e sono convinto che il Paese abbia bisogno di locomotive come Milano, ma nessun euro sarà destinato ad altre aree».
Per il Sud, insiste il presidente del Movimento Cinque Stelle, «abbiamo fatto tanto, introducendo la fiscalità di vantaggio e lavoreremo perché venga mantenuta. Oggi chi investe al Sud deve avere dei vantaggi e se vogliamo offrire prospettive anche a chi incontra difficoltà a causa delle infrastrutture materiali come la statale 106, che va ripensata. Ne abbiamo parlato con Amalia, anche perché in questo momento la statale 106 non è adeguata al fabbisogno e non è sicura. Dovremo fare un importante investimento per offrire ai calabresi questo diritto e faremo di tutto per investire sull’infrastruttura».
Un diritto, quello alla mobilità, negato alle popolazioni ioniche ed alla Sibaritide, come quello a una giustizia più efficiente dopo la chiusura del Tribunale di Rossano. «È indubbio – specifica il capo del movimento – che la revisione delle circoscrizioni giudiziaria che ha soppresso i tribunali di prossimità ha posto delle difficoltà e dei problemi ed in alcuni casi queste criticità devono essere superate. Stiamo lavorando per velocizzare i processi, ma se la domanda di giustizia deve percorrere una, due ore di viaggio al giorno per ottenerla, non va bene».
Non solo sud e Calabria nelle dichiarazioni di Conte, lanciato anche su temi nazionali. «Il vaccino – dice – salva le vite: giacché siamo in fase avanzata con la campagna vaccinale è ora di riappropriarci delle nostre vite, ripartiamo in modo pieno, con l’economia, la cultura, lo spettacolo e lo sport. Dobbiamo ripristinare il senso di responsabilità dopo i tanti sacrifici che hanno compiuto gli italiani. E la politica deve dare risposte».
Netta la posizione del Movimento Cinque Stelle anche sul green pass. «Adesso abbiamo a disposizione questo strumento – conclude Giuseppe Conte che poi incontrerà la gente che lo acclama come una star – il movimento è favorevole. L’obbligo vaccinale è l’extrema ratio e spero che la Lega possa chiarire la sua posizione definitiva. Il Paese ci chiede di essere responsabili».
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