CATANZARO Il cadavere di un piccolo gattino circondato dalle mosche accoglie all’ingresso dell’aula bunker di Catanzaro avvocati, giornalisti e chiunque altro metta piede in un edificio dall’aspetto abbandonato e lercio. La struttura risale agli anni ’70 ed è di pertinenza del Tribunale. L’edificio sorge a pochi passi dall’ospedale e si trova di fronte allo stadio cittadino. L’esterno è invaso da erbacce, la rampa di accesso all’edificio è un cumulo di spazzatura ed escrementi tra i quali camminare a zig zag.
È avvilente accedere a un luogo deputato alla giustizia in queste condizioni. Un luogo nel quale ancora si stanno celebrando importanti processi. Tutto richiama lassismo e sporcizia. Anche l’interno non produce migliori sensazioni con le tende lerce degli alti finestroni. L’aula bunker di Catanzaro è un monumento all’indecenza. (ale. tru.)
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