CATANZARO Con la giornata odierna si sono conclusi gli incontri di Unindustria Calabria con i candidati alla Presidenza della Regione Calabria per un confronto in vista delle prossime consultazioni elettorali: dott.ssa Amalia Bruni, dott. Luigi de Magistris, on. Roberto Occhiuto, on. Mario Oliverio.
I candidati hanno esposto i loro programmi davanti agli organi di rappresentanza di Unindustria, sia in presenza, nella misura in cui le normative anti Covid lo hanno permesso, sia collegati su piattaforma.
Presenti il Vice Presidente nazionale di Confindustria Natale Mazzuca, il Presidente di Ance Calabria Giovan Battista Perciaccante, i Presidenti delle articolazioni territoriali di Cosenza Fortunato Amarelli, di Crotone Mario Spanò e di Reggio Calabria Domenico Vecchio, il Presidente del Comitato Piccola Industria Daniele Diano e il Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Umberto Barreca.
«E’ stato un momento particolarmente importante – dichiara Aldo Ferrara, Presidente di Unindustria Calabria – perché anche noi abbiamo avuto, in maniera chiara e netta, l’occasione per riproporre e rilanciare all’attenzione della classe politica, dopo poco più di un anno, un’idea di sviluppo ed una strategica visione di crescita su cui poter costruire un progetto nella consapevolezza e nel quadro di una condivisione collettiva responsabile che si propone di rappresentare la cornice ed il fil rouge su cui costruire interventi ed azioni, nonché destinare risorse finanziarie che, nei prossimi mesi, saranno significativamente cospicue (Recovery Fund, Next Generation e Programmazione Comunitaria 2021/2027). Visione e progetto che abbiamo già avuto modo di declinare nel documento “Calabria 2030 – competitiva, aperta, inclusiva” avanzate nel corso dei mesi precedenti e che abbiamo arricchito e rilanciato a Luglio con il documento programmatico “Calabria & Sviluppo – Missione 2030 – Uniti per creare valore” che contiene i punti fermi attraverso i quali Unindustria intende rilanciare la propria proposta di sviluppo all’interno di una competizione elettorale particolarmente importante e decisiva per il futuro della nostra regione. Ora, è più che mai necessario – continua Ferrara – volgere lo sguardo al domani costruendo le condizioni per programmare il futuro e la ripresa, occorre un’assunzione di responsabilità da parte di tutti per riprendere in mano il nostro destino, perché la Calabria sarà quello che noi calabresi tutti insieme – politica, imprese, sindacati, istituzioni finanziarie e cittadini – decidiamo che possa e meriti di essere. Per tornare a crescere serve però un progetto di lungo respiro accompagnato da una coerente visione di sviluppo e da pochi, ma ben definiti obiettivi e strategiche priorità. Orizzonti di crescita più duraturi nel tempo e con prospettive di medio termine; dunque sempre meno di affanno quotidiano e di consenso elettorale. Le nostre imprese hanno testa e cuore in questa terra. Ed è quella terra che bisogna difendere, sviluppare e preservare per le generazioni future. Perché la Calabria che desideriamo è semplicemente una Calabria normale, coesa ed efficiente nella quale il merito possa davvero rappresentare il vero ascensore sociale. Coesione, coraggio e lungimiranza – conclude Aldo Ferrara – sono questi gli unici elementi per un nuovo approccio ai temi dello sviluppo e della crescita nella nostra regione. Anche per questo la Calabria ha bisogno, in un virtuoso percorso di legalità, di uno straordinario impegno collettivo. Nessuno può tirarsi indietro, nessuno può volgere lo sguardo da un’altra parte, nessuno può più distrarsi: ce lo chiede la nostra coscienza civile ed il nostro senso di responsabilità”. Tutti i candidati – dott.ssa Amalia Bruni, dott. Luigi de Magistris, on. Roberto Occhiuto, on. Mario Oliverio – hanno manifestato ed espresso vivo apprezzamento e condivisione per la piattaforma programmatica elaborata dagli industriali calabresi, condividendo, in particolare quali priorità da affrontare con urgenza, l’implementazione – in termini di efficienza ed efficacia – dell’apparato burocratico amministrativo, il contesto infrastrutturale ed il rilancio del ciclo degli investimenti pubblici e privati.
x
x