PAOLA Una loggia coperta in grado di condizionare le gare d’appalto. Il canovaccio si sarebbe dipanato nell’Alto Tirreno Cosentino, e in particolare a Scalea, con propaggini in Basilicata. È questa l’ipotesi di un’inchiesta condotta lo scorso mese di gennaio dalla Procura di Paola, guidata da Pierpaolo Bruni. Gli uffici giudiziari hanno acceso i riflettori sul presunto sistema che avrebbe gestito commesse dirottandole verso un “cartello” di imprese. A tre dei soggetti coinvolti nelle indagini era stata contestata la violazione della Legge Anselmi, che vieta la costituzione delle logge massoniche coperte.
E’ fissata per il prossimo 21 dicembre a Catanzaro, l’udienza nel corso della quale sarà discusso l’appello presentato dalla Procura di Paola. Il pubblico ministero Maria Francesca Cerchiara, infatti, ha presentato ricorso al Riesame avverso la decisione del gip che aveva precedentemente rigettato la misura cautelare in carcere per alcuni degli indagati. (f.b.)
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