CATANZARO Nella provincia di Cosenza, «non è giunta nessuna comunicazione di interdizione di medici e personale sanitario non vaccinato». A dirlo all’AdnKronos è il presidente dell’Ordine dei medici di Cosenza Eugenio Corcioni. «Per adesso – aggiunge – né l’Azienda sanitaria né la Regione Calabria hanno preso provvedimenti in merito, e se non risultano a me, non possono risultare nemmeno agli interessati. Ma ciò non significa che non ci sia personale sanitario non vaccinato che continua a lavorare». «L’attore principale nel processo di interdizione alla professione non è l’Ordine dei medici, né nazionale né provinciale – continua – per tutti i medici e il personale sanitario dipendenti o convenzionati a qualsiasi titolo con il Servizio sanitario nazionale, quindi anche case di riposo, di cura e così via, la verifica spetta al datore di lavoro, cioè all’Asp, che nel momento in cui riscontra la mancata vaccinazione avvia il procedimento di diffida, e dopo circa una settimana, se il soggetto non ha nel frattempo provveduto alla vaccinazione, adotta il provvedimento di interdizione dal lavoro fino al 31 dicembre con la sospensione dallo stipendio. Interdizione, dunque, non vera e propria sospensione».
«L’Ordine dei medici di Vibo Valentia ha finora sospeso un solo medico dopo le disposizioni ricevute da parte degli organi competenti, Asp e Regione Calabria». A dirlo
all’AdnKronos è il dottor Antonino Maglia, presidente dell’Ordine dei medici di Vibo Valentia. «La sensazione, fortunatamente, è che in provincia di Vibo Valentia, se ci sono medici non vaccinati, si tratta solo di poche unità – spiega il dottor Maglia -, come Ordine siamo attenti a individuare i medici che hanno qualche problema, non solo in forma repressiva ma anche in forma di consiglio, indirizzo e aiuto. In ogni caso, attendiamo le disposizioni dell’Asp che individuerà i medici non vaccinati, ce li segnalerà e noi come Ordine disporremo».
«Nella provincia di Reggio Calabria, al momento attuale, l’Asp ci ha segnalato la presenza di un solo sanitario, che presumo sia un medico, sospeso. Però la stessa Asp, nonostante le nostre richieste, non ci ha fornito le generalità, per cui l’Ordine non ha potuto comunicare al soggetto interessato il provvedimento di sospensione. Dunque, o l’Asp ha commesso un errore, può capitare, o il medico nel frattempo si è vaccinato, oppure l’Azienda sanitaria è morosa nei nostri confronti. In ogni caso, altre segnalazioni non ne abbiamo avute». A dirlo all’AdnKronos è Pasquale Veneziano, presidente dell’Ordine dei medici di Reggio Calabria.
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