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La decisione

Multopoli-Catanzaropoli, vi sono intercettazioni inutilizzabili

Il Tribunale di Catanzaro ha accolto l’eccezione presentata dagli avvocati Antonio Lomonaco e Carlo Petitto

Pubblicato il: 24/09/2021 – 18:17
Multopoli-Catanzaropoli, vi sono intercettazioni inutilizzabili

CATANZARO Il Tribunale di Catanzaro ha accolto l’eccezione presentata dagli avvocati Antonio Lomonaco e Carlo Petitto riguardo l’inutilizzabilità delle intercettazioni raccolte nel corso dei procedimenti riuniti denominati “Multopoli/Catanzaropoli”. «Trattasi – premette il Tribunale – di conversazioni attinenti ad altro filone di indagine, quello relativo alle contestate false sottoscrizioni utili alla presentazione di una lista elettorale alle elezioni comunali di Catanzaro e dunque a diversa e autonoma indagine. Inoltre erano confluite nel medesimo fascicolo colloqui relativi alla questione degli incarichi professionali, in particolare la vicenda Bruno/Cradamone poi confluita in un diverso e autonomo procedimento».
Il Tribunale ha dunque dichiarato l’inutilizzabilità nel processo, ove non costituente corpo del reato, del compendio intercettivo appartenente a tre Rit (ove Rit sta ad indicare il numero identificativo del registro delle intercettazioni).

Catanzaropoli e Multopoli

Il processo va avanti dal febbraio 2018 quando sono stati riuniti in un unico procedimento i processi Catanzaropoli e Multopoli, che vedono coinvolti politici ed ex amministratori della città capoluogo accusati di illeciti nella gestione amministrativa del Comune di Catanzaro. Già nel corso dell’udienza del 12 gennaio 2018 le difese avevano sollevato eccezione sulle intercettazioni che a parere dei legali sarebbero inutilizzabili poiché il primo decreto intercettivo, fatto d’urgenza, venne rigettato dal primo gip salvo essere autorizzato 15 giorni dopo da un nuovo gip. Questo avrebbe viziato anche le successive proroghe di intercettazione in quanto la proroga è legittima se si ravvisano elementi di novità nell’indagine che, nel caso dell’inchiesta Catanzaropoli, secondo la difesa, non si sarebbero prospettati.

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