PETILIA POLICASTRO «O si vota Luigi de Magistris o la ‘ndrangheta, perché nelle altre liste c’è di tutto. Ci sono ‘ndranghetisti, ci sono ex ‘ndranghetisti, c’è gente che favorisce la ‘ndrangheta. Quindi questa è l’alternativa: o Luigi de Magistris o la ‘ndrangheta». Salvatore Borsellino, il fratello del magistrato ucciso da Cosa Nostra, è intervenuto in collegamento web a Petilia Policastro, durante un comizio pubblico insieme a Marisa Garofalo, sorella di Lea, vittima innocente dei clan, candidata nelle liste di de Magistris. «Rimpiango di non essere giovane per poter lottare insieme a Luigi de Magistris», ha aggiunto Salvatore Borsellino. «Perché Luigi è una persona che sa sognare e sa anche realizzare i sui sogni. Se fosse stato candidato governatore della Sicilia, io che ho la residenza a Milano da 50 anni, avrei chiesto la residenza a Palermo e sarei andato a piedi per sostenere de Magistris. Io ho sostenuto Luigi già quando a Catanzaro era pubblico ministero, quando lo hanno ucciso non con le bombe, come hanno ucciso mio fratello, ma con le carte bollate. Lo hanno ucciso come pm ma, grazie a Dio, Luigi ha saputo trovare di nuovo il modo di lottare, di potere fare quello che non gli hanno permesso di fare da pm».
Nel corso dell’evento forti sono state anche le parole di Marisa Garofalo, che ha ricordato la sorella Lea che, da sola, ha sconfitto un intero clan. E ha manifestato con forza il suo impegno: «Ogni volta che vado nelle scuole a raccontare la storia di Lea, me ne vado carica, perché vedo che i ragazzi amano ascoltare. Dobbiamo partire dai giovani, dai bambini», ha concluso, «e insegnare ai nostri figli che ognuno di noi deve sconfiggere la cultura mafiosa». Infine, le parole di Luigi de Magistris: «Ringrazio di cuore Salvatore Borsellino e Piera Aiello per il loro sostegno chiaro e senza mezzi termini alla mia candidatura a presidente della Regione Calabria e a tutta la coalizione civica che guido. Arriveremo alla cittadella, a Germaneto, apriremo porte e finestre, faremo uscire il puzzo del compromesso morale e faremo entrare il fresco profumo di libertà».
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