COSENZA Degrado urbano, incuria, marginalizzazione, sviluppo economico, turistico ed enogastronomico. Questi i temi toccati nel corso dell’incontro con le cittadine e i cittadini di Donnici, all’interno di un contesto – quello dell’Auditorium delle Vigne -, che ben racconta lo stato di abbandono e di trascuratezza in cui l’amministrazione uscente ha abbandonato questa frazione, venendo meno platealmente a impegni assunti. «Donnici è una delle tante frazioni che negli anni sono state trascurate dalla politica – continua Bianca Rende, candidata a sindaca di Cosenza. Siamo all’auditorium delle vigne, una struttura bellissima, che poteva e doveva essere destinata a iniziative convegnistiche non episodiche, come la sagra del vino e dell’uva, ma che potrebbe essere utilizzato tutto l’anno. Ebbene si trova nel più totale degrado. Non c’è stato consentito di entrare in questa sala perché da tempo non viene pulita e mantenuta e sono stati anche rubati alcuni arredi oltre a non esserci la corrente elettrica. Questa è la dimostrazione di come anche un patrimonio per il quale sono stati spesi dei soldi pubblici viene abbandonato, impedendo finanche lo svolgimento di un’attività pubblica». «Nel corso di questi incontri con i quartieri – continua – incontriamo una città offesa, arrabbiata, delusa perché in questi anni oltre a lasciare irrisolte le annose questioni che affliggono la città, l’amministrazione uscente ha scelto di non vedere e relegare allo stato di abbandono questi luoghi e i cittadini che vi risiedono. Donnici e le frazioni sono al centro della nostra attenzione perché Cosenza ha bisogno di ridisegnare la sua crescita in modo omogeneo, unitario, coerente. Cosenza ha bisogno di ripartire dai bisogni primari dei cittadini, in particolare delle fasce più dei fragili, perché possano risentirsi garantiti delle opportunità proprie di una cittadinanza piena e adeguata alle legittime aspettative di realizzazione di sé. La maggior parte dei nostri giovani si laurea ma poi è costretta ad andare via perché qui mancano le opportunità». «Noi dobbiamo fare in modo – ha concluso – che queste opportunità si creino puntando al turismo, alla produzione enogastronomica, all’ edilizia di qualità che deve essere a basso impatto ambientale. Dobbiamo creare delle opportunità economiche per Donnici e questo si può fare soltanto se ci saranno servizi adeguati, servizi di qualità della vita. Finora chi ha governato, e non parlo solo degli ultimi 10 anni, non ha garantito questo sviluppo, queste condizioni di benessere del cittadino».
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