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Reggio, Uil Fpl: «Personale 118 senza medici e senza autisti»

Il sindacato dichiara lo stato d’agitazione. «Asp pervasa da un sistema che impedisce le normali attività di soccorso sanitario»

Pubblicato il: 27/09/2021 – 11:21
Reggio, Uil Fpl: «Personale 118 senza medici e senza autisti»

REGGIO CALABRIA La Uil Fpl dichiara lo stato di agitazione per i dipendenti del 118 dell’Asp di Reggio Calabria. In una lettera indirizzata al Prefetto di Reggio, Massimo Mariani, e al commissario dell’Azienda sanitaria provinciale, Gianluigi Scafidi, il sindacato denuncia le attuali condizioni del personale di primo soccorso e rimarca la mancanza di risposte da parte di dirigenti e autorità riguardo alle loro continue segnalazioni del problema. «l’Azienda è a tutt’oggi pervasa da un sistema di varia natura – si legge nella nota – che impedisce una virtuosa e normale attività che possa dare risposte a cittadini ed operatori, visti gli interventi posti in essere dalla magistratura e dalla Corte dei Conti la Uil Fpl proclama lo stato di agitazione per le seguenti motivazioni. La Uil Fpl ha denunciato inutilmente il sistema di privilegio di cui godono alcuni sindacati che vedono i propri Dirigenti sindacali abbandonare la nave mentre questa affonda ed essere trasferiti dal Suem ad altri ambiti sanitari di quasi inesistente impatto assistenziale; mancanza di medici – continua ancora l’organizzazione sindacale sulle Pp.Ee.Tt. dell’area tirrenica, reggina e ionica. Sulla Piana ogni postazione ha solo un medico in servizio rispetto ai sei previsti in organico. Su Reggio, Sant’Eufemia, Scilla ed altre Postazioni luglio ed agosto per parecchi giorni sono mancati i medici a bordo. Medici del Suem 118 che ricoprono ruoli differenti da quelli per i quali sono stati assunti (tra questi insistono dirigenti sindacali). Sono risultati in ferie ad agosto contemporaneamente 5 medici di ambulanza scoprendo ancor di più le postazioni e 3 medici di centrale. In Centrale Operativa ci sono medici reperibili di notte e festivi ma che non lavorano sulle ambulanze qualora ce ne fosse bisogno. Gli infermieri vengono quindi costretti ad andare in ambulanza anche per codici rossi senza medico a bordo con le relative conseguenze per la salvaguardia della vita dei cittadini».

«Carenza cronica di medici e autisti»

«I Presidi di Primo Intervento di Scilla, Palmi e Oppido Mamertina – continua Uil Fpl – utilizzano per la copertura dei propri turni, medici del Suemche dovrebbero, invece, svolgere servizio in ambulanza (compreso il direttore ff.). Carenza cronica di autisti ne manca: 1 a Reggio Calabria, 3 a Melito Porto Salvo, 1 a Scilla, 3 a Taurianova, diversi sulla zona ionica. Le ambulanze sono ferme perché mancano gli autisti. Questo capita quasi quotidianamente a Taurianova e Melito Porto Salvo. Su Melito anziché trovare una soluzione a lungo termine si preferisce inviare Riva3 (privata) e, talvolta, Palizzi (privata). Mezzi obsoleti che fanno registrare, peraltro, strani guasti quotidiani agli automezzi che non appena vengono presi dall’officina di riferimento dell’Asp, si guastano già in autostrada. Nonostante siano stati stanziati i soldi, donati dalla Banca D’Italia a ottobre 2020 per l’acquisto di nuove ambulanze, queste, rimangono un lontano miraggio. Le ambulanze dell’Asp non ci sono e quindi le postazioni rimangono non operative sguarnendo il territorio, con il risultato di avere, tra l’altro, un autista, un infermiere ed un medico retribuiti inutilmente. A tale proposito interessante sarebbe conoscere l’ammontare della spesa degli ultimi 5 anni riferita a tale capitolo di bilancio.Il personale del Suem118 è costretto a lavorare senza divisa o con divise logore in quanto l’azienda non le fornisce (compresi i nuovi assunti – unica Asp della Penisola). Si ricorda che la divisa è considerata dalle normative che sovrintendono la sicurezza del personale sui luoghi di lavoro, quale ineludibile dispositivo di protezione individuale. Paradossale e colpevole appare il comportamento dell’Asp che utilizza personale privo di indumenti idonei in un contesto di elevato pericolo pandemico. si sono visti operatori del Suemcostretti a lavorare in jeans e scarpe da tennis. Locali non idonei alla permanenza di dipendenti in servizio h 24».

«Trasferimenti d’emergenza effettuati senza barella»

«Continui trasferimenti covid tra Gom e altri ospedali Hub o Spoke effettuati col personale dell’emergenza senza barella di contenimento solo con Dpidel caso. Altri trasferimenti – prosegue il sindacato – che il 118 effettua risultano impropri tra Gom e altri presidi ospedalieri per un compiacente ed anacronistico funzionamento della Centrale. In Centrale Operativa è arrivato del personale assunto con contratto determinato per emergenza Covid che è risultato posizionato tra gli ultimi di una graduatoria per infermieri. In area di emergenza urgenza è necessaria una pregressa esperienza e una buona conoscenza delle elementari nozioni di grammatica, informatica, anatomia e patologia clinica e triage. Non è consentito, ne va di mezzo la vita delle persone, utilizzare nel cuore nevralgico del Suem118 l’impiego di personale in rapporto lavorativo a tempo determinato, inesperto ed impreparato. Uso sconsiderato e fuori da ogni normativa nazionale ed internazionale del ricorso all’istituto contrattuale del lavoro straordinario».

«Chiesta al prefetto la convocazione delle parti»

«Visti gli innumerevoli tentativi che sono risultati puntualmente vani – attacca il sindacato – e le risposte mai arrivate su tutti i punti elencati nelle note trasmesse; considerando lo stato d’animo che pervade i dipendenti di ogni ordine e grado che ha raggiunto livelli preoccupanti, ricordando peraltro le delicate funzioni che essi sono tenuti a svolgere quotidianamente. Data, ancora, la preoccupante crisi pandemica che non si riesce a fronteggiare consapevolmente la Uil Fpl proclama lo stato di agitazione di tutto il personale del 118 dell’Asp di Rc e richiede, pertanto, al Prefetto di Reggio Calabria a norma della legge n. 146/90 e s.m.i. e delle norme contrattuali in materia, la convocazione delle Parti per esperire la procedura di raffreddamento dei conflitti, al fine di ristabilire condizioni lavorative accettabili e di instaurare un necessario clima di distensione all’interno dell’Asp di che trattasi. Si evidenzia che in ottemperanza del combinato disposto dalla legge 146/90 e della legge 83/2000, esperito il tentativo di conciliazione, una volta trascorso il tempo indicato dalla normativa contrattuale, la Uil Fpl – conclude l’organizzazione – potrà provvedere, per tutta la validità del presente atto, alla proclamazione delle iniziative ritenute necessarie».

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