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Incidenti sul lavoro, la strage continua: quattro vittime in un giorno

L’episodio più grave all’Humanitas nel Milanese: due tecnici morti in un deposito d’azoto. Gli altri due nel Padovano e nel Torinese

Pubblicato il: 28/09/2021 – 19:27
Incidenti sul lavoro, la strage continua: quattro vittime in un giorno

Quattro incidenti mortali in un giorno in Italia. Nel Milanese due operai sono deceduti a causa di ustioni da congelamento in un deposito di azoto.
Un operaio è caduto da un’impalcatura alta cinque metri e ha perso la vita nel Padovano e il titolare di un’officina è caduto da una scala e ha sbattuto violentemente la testa. 

L’incidente del Milanese


Due operai sono deceduti in un deposito di azoto della sede dell’ospedale Humanitas a Pieve Emanuele nel Milanese. È quanto riferiscono i vigili del fuoco. I due, lavoratori di una ditta esterna il gruppo Sol, sono deceduti a causa di ustioni da congelamento. Le cause sono in via di accertamento. Sul posto si trovano personale del 118, vigili del fuoco, Carabinieri e polizia locale. Potrebbe essere stata una perdita di azoto liquido nel deposito la causa dell’incidente sul lavoro in cui sono morti i due operai che si stavano occupando del rifornimento di azoto. Sul caso indaga la Procura di Milano e il fascicolo verrà aperto per l’ipotesi di omicidio colposo. Sul posto la squadra di polizia giudiziaria del dipartimento guidato dall’aggiunto Tiziana Siciliano e anche un medico dell’Ats, oltre ai carabinieri. I due lavoratori si chiamavano Emanuele Zanin e Jagdeep Singh. Sono morti mentre caricavano una cisterna di azoto liquido usato nei laboratori dell’ateneo e per alimentare l’impianto antincendio. Zanin aveva 46 anni ed era originario di Brescia, il suo collega indiano ne aveva 42, lavoravano per la ditta monzese “Sol Group spa”. Secondo quanto appreso i due avevano già svolto questa operazione ma la perdita di azoto, provocata da motivi ancora da chiarire, ha travolto i due lavoratori uccidendoli in pochissimo tempo. Inutili i soccorsi, i tecnici sono morti nella stanza adibita al travaso. Al caso lavorano i carabinieri e il personale dell’Ats di Milano per verificare se ci siano stati errori nella manovra o mancanze strutturali. A quanto si è saputo, i corpi dei due operai sono stati trovati a terra in fondo ad un locale a cielo aperto, una sorta di incavo che contiene il serbatoio-cisterna (ha il marchio del gruppo Sol), mentre l’autocisterna era stata collocata a fianco alla parte del serbatoio che sporge oltre il terreno per il caricamento dell’azoto. Una delle ipotesi è che i due operai siano scesi nel locale che contiene il serbatoio e là vicino alla cisterna siano stati investiti da una perdita di azoto.

L’operaio morto nel Padovano

Un operaio che lavorava nella ditta Lavor Metal a Loreggia (Padova) è morto dopo essere caduto da un’impalcatura alta cinque metri. Sul posto i Carabinieri e i funzionari dello Spisal. L’incidente sul lavoro è avvenuto alle ore 15.30 circa; il pronto soccorso del Suem 118 è giunto sul posto in elicottero ma gli operatori sanitari non hanno potuto far altro che constatare la morte a causa dei traumi troppo gravi. L’area in cui è avvenuto l’incidente al momento è stata recintata, e sono in corso accertamenti da parte dello Spisal per eventuali violazioni in tema di sicurezza sul lavoro. La Procura di Padova sta coordinando i rilievi. Si chiamava Valeriano Bottero e aveva 52 anni, un imbianchino che lavorava in proprio, l’uomo che è caduto da una impalcatura presso la ditta “Lavor Metal” nella zona industriale di Loreggia. L’uomo era titolare di una ditta di tinteggiatura con sede proprio a Loreggia, e stava lavorando ad una facciata dell’azienda, di cui non era dipendente diretto. L’impatto al suolo da un’altezza di cinque metri per lui è stato fatale, e l’intervento dei sanitari del 118 non è servito a salvargli la vita. Sul posto i carabinieri e lo Spisal, che sta ora ricostruendo la dinamica dell’incidente.

Nel Torinese 72enne precipita dalla scala

Il titolare dell’officina meccanica è morto questa mattina in un incidente sul lavoro a Nichelino, nel Torinese. Leonardo Perna, 72 anni, è deceduto dopo essere caduto da una scala a due metri d’altezza. Secondo una prima ricostruzione di quanto accaduto, al momento dell’incidente era solo. A chiamare i soccorsi sono stati i dipendenti di una ditta vicina all’officina di via XXV Aprile, che hanno sentito dei rumori.

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