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La giunta che verrà, Coraggio Italia “prenota” Pnrr e transizione digitale

Il leader Brugnaro a Catanzaro: «Non chiediamo nulla». Per Abramo tuttavia ci sono già due temi «importantissimi»

Pubblicato il: 28/09/2021 – 18:50
La giunta che verrà, Coraggio Italia “prenota” Pnrr e transizione digitale

CATANZARO Luigi Brugnaro non si sbilancia, così come Sergio Abramo, indicato da molti osservatori (e da tanti segnali) come possibile futuro assessore della possibile giunta regionale di centrodestra a guida Roberto Occhiuto. “Coraggio Italia” al momento non vuole sentir parlare del dopo elezioni. Ma intanto il nuovo soggetto politico che ha scelto le Regionali calabre come il suo primo test elettorale qualche messaggio all’indirizzo del futuro governatore – sempre ammesso che la Calabria lo incoronerà tale lunedì prossimo – lo invia, quasi “prenotando” deleghe pesanti come il Pnrr e la transizione digitale.

«Programmazione Pnrr e digitalizzazione in cima alle priorità»

Restano sul vago, il sindaco di Venezia e padre fondatore di “Coraggio Italia” insieme al governatore ligure Toti e il sindaco e presidente della Provincia di Catanzaro, che ha voltato le spalle a Forza Italia per abbracciare il progetto fucsia (e sostenere, nemmeno tanto velatamente, la nuova corsa del candidato consigliere regionale Frank Mario Santacroce), anche perché ovviamente molto dipenderà dalla risposta dell’elettorato calabrese, ma qualche idea però frulla già in testa. «Noi non chiediamo niente, chiediamo solo ai calabresi di avere fiducia in loro stessi. Noi veniamo semplicemente a imparare», risponde Brugnaro ai giornalisti che gli chiedono del dopo 4 ottobre. «Non chiediamo niente, non facciamo una questione di potere oggi. Noi pensiamo che i calabresi devono tornare a essere protagonisti del loro futuro e dimostrare agli italiani che c’è un popolo che ce la fa: diventeremo un esempio per tutta l’Italia», rileva il presidente di “Coraggio Italia”. Quanto ad Abramo, i cronisti “strappano” qualcosa in più: il sindaco e presidente della Provincia di Catanzaro sostiene che «non c’è un problema di assessorato». Ma poi Abramo specifica: «Credo che ci siano due argomenti importantissimi, la programmazione del Pnrr e la transizione digitale. L’ho scritto anche in un programma che ho presentato anche al presidente Roberto Occhiuto, che è persona che stimo tantissimo. Il Pnrr ha oltre 16 miliardi di transizione digitale, una materia molto importante perché davvero cambiare lo scenario di oggi: giusto per fare un esempio, tramite la telemedicina si potrebbero evitare di portare 320 milioni fuori Calabria, pensiamo poi al sistema di semplificazione della pubblica amministrazione, con maggiore certezza e velocità e quindi un rapporto diverso rispetto al passato, fatto del piccolo favore elargito dalla politica». Così come Abramo, comprensibilmente, si guarda bene dal rivendicare alcunché “coram populo” davanti alla domanda dei cronisti su un suo possibile ingresso nella futura giunta regionale: «A me interessa poco se entrare o no, a me interessa il progetto, che è la cosa più importante, sapendo però di avere un partito alle spalle. Mentre prima potevi dire la tua all’interno di un partito ma poi molto spesso non si decideva, questo – dice il sindaco di Catanzaro – è un partito che invece vuole decidere e vuole proporre. la proposta viene prima di tutto. Se è vero che teniamo alla nostra città e alla Regione, e io ci tengo particolarmente, dobbiamo essere propositivi: non dobbiamo pensare assolutamente a un posto al sole a tutti i costi. Io negli ultimi mesi di vita della presidente Santelli – ricorda Abramo – ho cercato di collaborare facendo proposte, lei stessa lo ha sempre detto pubblicamente, eppure non ero nell’esecutivo». E per Abramo ci sarà un ruolo nel partito di “Coraggio Italia”? «Faremo squadra, non ci sarà né primo né secondo, né terzo, siamo già una squadra. Abbiamo già contatti giornalmente con i nostri parlamentari, Brugnaro – sostiene è sempre disponibile, ho questo contatto diretto che mi permetterà di avverte qualche aiuto per la mia città e per la Calabria».

«Coraggio Italia potrebbe essere la sorpresa»

Abramo infine illustra la “mission” di “Coraggio Italia”: «Se il popolo calabrese, l’area centrale della regione, tutta la regione ha capito il messaggio, ci potrebbe essere una bella risposta. Il messaggio è: un partito nuovo che nasce dalla Calabria, un partito nuovo da chi fa l’amministratore di una città del Nord e il presidente di una Regione del Nord. È quindi una grande opportunità per i calabresi. E poi un partito fatto da amministratori, che quindi lasceranno finalmente la libertà di decidere a noi calabresi. Il simbolo infatti Brugnaro non l’ha voluto dare a nessuno in vista delle prossime elezioni amministrative perché vogliono che la Calabria sia il primo test, che il partito nasca dalla Calabria, perché il sogno di Brugnaro è unire il Sud al Nord d’Italia scambiandoci le esperienza. Brugnaro giustamente dice che l’Italia va avanti se c’è anche il Sud, senza che debba essere trainato. Quindi – evidenzia infine il sindaco di Catanzaro – dobbiamo finirla con il clientelismo, con le persone incapaci nel gestire la cosa pubblica: abbiamo cercato di fare liste con professionisti e amministratori e penso che il risultato ci sia soprattutto in termini di qualità. Noi quindi proponiamo un partito libero, non comandato da Roma, che può crescere nel tempo. Catanzaro cresce se cresce la Calabria, se cresce la Calabria deve crescere anche il Mezzogiorno, dobbiamo allearci con gli altri presidenti della regione per ottenere quello che non abbiamo finora ottenuto. Abbiamo la grande opportunità del Pnrr, vogliamo avere le idee chiare ed essere penti con i progetti: in passato abbiamo dimostrato carenze, ora dobbiamo organizzarci e guardare in maniera propositiva al futuro dei nostri giovani». (a. c.)

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