COSENZA «Gli atteggiamenti di legalità si diffondono solo attraverso la promozione della dignità della persona recuperando le zone abbandonate. Cosenza deve ritornare a vivere nella legalità. E per realizzare ciò è indispensabile intervenire in modo competente». E’ quanto sostiene – in una nota – Chiara Penna, candidata al consiglio comunale di Cosenza con Franz Caruso. «Per prevenire le condotte devianti o, nel peggiore dei casi, criminali – continua – non è del resto più sufficiente individuare i classici indicatori di disagio giovanile, che pure restano fattori di rischio non trascurabili. Le moderne indagini di matrice sociologica, evidenziano infatti come la devianza rappresenti una forma di rivalsa o riscatto rispetto alla propria condizione di marginalità urbana che, aprioristicamente, esclude il soggetto o lo limita nell’accesso e nella fruibilità delle risorse sociali. Questo è ciò che accade nelle periferie delle città e nello specifico quanto accade a Cosenza, dove i territori di confine risultano abbandonati a se stessi, poco e mal collegati con il centro città e con le scuole e che finiscono col diventare veri e propri ghetti, opifici di micro-criminalità. Ed è qui che il programma Cosenza 2050 interviene in modo consapevole e non con slogan finalizzati ad accaparrarsi facili momentanei consensi. Nel processo di costruzione della Cosenza 2050 si creano, dunque, le condizioni per una convivenza civile, solidale e democratica. Partendo da un autentico senso di cittadinanza, nel quale confluiscono tutte le diverse appartenenze sociali della persona: famiglia, etnia, religione e inclinazioni individuali. Solo un forte senso di legalità può d’altronde creare un percorso che orienti le nuove generazioni al miglioramento della collettività piuttosto che al puro interesse individuale. In sintesi: diffondere atteggiamenti di legalità si può solo attraverso l’attivazione di criteri educativi orientati alla promozione della dignità della persona recuperando le zone abbandonate. Fattori e criteri purtroppo non considerati dalla attuale amministrazione, che ha completamente dimenticato e lasciato a se stesso gran parte del territorio e dei suoi abitanti».
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