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Speranza: «Calabria priorità nazionale». Ma sulla fine del commissariamento non ci sono news

Il ministro della Salute incontra virtualmente la Bruni, annunciando (solo) la volontà di far rientrare la regione nella grande sfida e negli investimenti del Pnrr

Pubblicato il: 28/09/2021 – 22:54
Speranza: «Calabria priorità nazionale». Ma sulla fine del commissariamento non ci sono news

LAMEZIA TERME «La partita è aperta, farò ogni sforzo per aiutare la Calabria a stare a testa alta dentro la sfida del Paese di costruzione ci una nuova stagione di investimenti sul nostro Servizio sanitario nazionale». Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un incontro online in diretta streaming con la candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione, Amalia Bruni, incontro al quale hanno partecipato anche dirigenti del partito di ministro, Articolo 1, come Nico Stumpo, Berto Liguori e Alex Tripodi e il responsabile nazionale degli entro locali del Pd, Francesco Boccia. Speranza ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda le politiche sanitarie nel Paese declinate anche per la Calabria, che – ha rimarcato – «merita maggiore attenzione nazionale» – ma non ha fatto cenno al tema della fine del commissariamento della sanità calabrese sul quale tutte le forze impegnate nella campagna elettorale per le Regionali si dicono d’accordo. Da Speranza l’annuncio della volontà di far rientrare la Calabria nel grande treno degli investimenti del Pnrr, perché la nostra regione «è oggettivamente il primo territorio su cui costruire un cambio di marcia» ma nulla su eventuali tempi e modi di un ritorno della sanità alla gestione ordinaria.

«Convinto sostegno alla Bruni»

In premessa Speranza ha ringraziato la Bruni «per aver messo la sua personalità e la sua storia al servizio della Calabria. Da parte nostra convinto sostegno alla sua candidatura e alla sua sfida, che prova a disegnare un orizzonte diverso per una terra meravigliosa qual è Calabria, a cui siamo legati da molto affetto ma che merita molto di più, merita maggiore attenzione nella capacità di governo regionale e una maggiore attenzione nazionale. È una candidatura positiva e importante perché arriva in un momento in cui c’è una fase di nuovi investimenti per il nostro Paese. Pochi mesi dopo il mio insediamento, nella legge di bilancio ottenemmo 2 miliardi in più un raddoppio dei soldi nel Fondo sanitario nazionale, poi con il Covid abbiamo messo 10 miliardi, nel 2021 è arrivato il Reocvery e ci sono 20 miliardi, questi numeri danno il senso della stagione che viviamo. C’è quindi – ha proseguito il ministro – che la salute è la grande questione su cui investire: finalmente ci sono risorse, insieme agli investimenti mettiamo in campo un’azione di riforma del sistema. E la Calabria deve mettersi fino in fondo in sintonia con questa stagione di investimenti. Il punto essenziale è che dentro una fase di tagli come quella che ha caratterizzato troppo a lungo il Paese sono aumentate le diseguaglianze territoriali, ed è chiaro che i territori più fragili hanno pagato dazio con una divaricazione tra Regioni forti, che hanno investito di più e migliorato i servizi, e le Regioni del Mezzogiorno. Ricordo – ha poi spiegato Speranza – che la Calabria è ancora commissariata come il Molise, ma tutte le Regioni del Sud sono finite in una stagione di commissariamento. Il fatto nuovo è che quella stagione, la stagione dei tagli sul Servizio sanitario nazionale è definitivamente finita e tramontata, non solo per una scelta di governo che rivendico, una scelta fatta anche prima del Covid, e oggi dobbiamo rovesciare lo schema per cui a prevalere sono le logiche di bilancio».

«Calabria primo territorio da richiedere un cambio di marcia»

Per Speranza «la Calabria è oggettivamente il primo territorio su cui costruire un cambio di marcia, una nuova vera stagione di investimenti, intercettando questa nuova stagione. Questa è la sfida, di questo si deve parlare quando si parla di futuro della Calabria, perché il treno che passa nei prossimi 2-3-4 anni è unico, con la stagione senza precedenti del Pnrr. Dobbiamo quindi mettere mano a ciò che non funziona. Dobbiamo anzitutto investire sul territorio, sulla rete territoriale, e la Calabria per la sua conformazione può essere un modello molto interessante. Con il Pnrr investiamo 7 miliardi sul rafforzamento della rete territoriale. Nel Pnrr ci sono poi investimenti importanti per l’edilizia sanitaria e l’ammodernamento tecnologico, e anche questo aspetto riguarda soprattutto la Calabria, ci sono poi – ha ricordato il ministro – investimenti per il personale e anche qui dobbiamo aprire una nuova stagione con un nuovo straordinario investimenti, soprattutto in regioni come la Calabria. La Calabria oggi ha questa sfida davanti a sé e nella sfida ha bisogno di sviluppare una grande sinergia tra il governo regionale, i governi territoriali e il governo nazionale, ed è la sfida di entrare dentro questo tempo nuovo della sanità. Nel tempo dei tagli, nel tempo delle restrizioni, la Calabria è andata fortemente in difficoltà, e lo stato di oggi della sanità calabrese risente di questa stagione di mancati investimenti nazionali e di fragilità e debolezza regionale. Oggi – ha aggiunto Speranza – la sfida di fondo è che si apre una stagione nuova nazionale, abbiamo risorse inedite, senza precedenti sul servizio sanitario nazionale, dobbiamo assolutamente non perdere questo treno e infilare una regione importante del nostro paese e del nostro Mezzogiorno dentro questa sfida, e questa sfida non è la sfida di un pezzo, di una parte del Paese ma di tutto il Paese, perché il tema della qualità della sanità della Calabria è un grande tema che riguarda tutto il Paese e deve chiamarci tutti quanti a uni impegno fortissimo».

«Farò ogni sforzo per aiutare la Calabria»

In finale un messaggio più politico da Speranza: «I nostri valori, le nostre idee sono più attuali che mai. È finita la fase dei superuomini, delle persone che si presentavano con la bacchetta magica, è arrivato il tempo della serierà, della sobrietà, del ripiegarsi sui problemi, e il messaggio di fondo della nostra campagna elettorale in Calabria e anche della candidatura di una personalità di livello nazionale e internazionale quale quella della Bruni, è esattamente dentro questa sfida, che – ha ribadito il ministro della Salute – è quella di un nuovo modo di fare politica che guarda i problemi negli occhi e punta a un’ipotesi di governo che corrisponde alle esigenze dei cittadini. La partita è aperta, farò ogni sforzo per aiutare la Calabria a stare a testa alta dentro la sfida del Paese di costruzione ci una nuova stagione di investimenti sul nostro Servizio sanitario nazionale». (c. a.)

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