CATANZARO «Vogliamo essere decisivi per riportare la Regione al centrosinistra. Quella che abbiamo fatto con Silvia Vono e con componenti riformista della sinistra italiana non è un’alleanza insolita, anzi ce ne sono altre e in Comuni importanti, a cominciare da Grosseto. Potrebbe diventare un laboratorio politico interessante». Così il senatore e leader del Partito Socialista Riccardo Nencini a Catanzaro, per partecipare all’incontro sul tema “Sì, voto”, organizzato dalla scuola di formazione polita “Futuro Calabria” ispirata dalla senatrice Silvia Vono. In Calabria il Psi e la Vono, senatrice di Italia Viva che non ha seguito la linea del “disimpegno” dei renziani calabresi hanno dato vita a un’aggregazione a sostegno della candidatura alla presidenza della Regione di Amalia Bruni con l’obiettivo di allargare il perimetro della coalizione di centrosinistra. «Io resto convinto, e vedo i sondaggi che lo confermano, che – ha aggiunto Nencini – per l’asse tra Pd e grillini non c’è competizione con il centrodestra nelle prossime elezioni politiche. Se tu devi irrobustire questo campo bisogna creare un pacchetto di mischia di centrosinistra riformista ed europeista che passa attraverso il Psi e Italia Viva, +Europa e passerà Azione, penso che questo sia il destino in grado di poter rovesciare le sorti alle prossime Politiche».
Il leader del Psi si è poi soffermato sulle spaccature nel centrosinistra alle prossime Regionali: «Sono state fatte delle scelte che potevano anche essere ricondotte a unità, perché in fatto di avere tre candidati non aiuta. E però – ha aggiunto Nencini – e lo faccio con educazione e senza invasioni di campo perché non è mio costume, vengo da Cosenza e vedo i dati che riguardando gli investimenti in Calabria e l’uso dei fondi comunitari, e sono preoccupato perché se le Regioni non si preparano in fretta a governare il Recovery Plan si rischia di restare a piedi. Questo è il messaggio che invio volentieri». E un altro rischio da scongiurare in Calabria, per Nencini, è la vittoria della destra: «Giudico l’antipolitica come un rischio letale, anche perché altrove in Europa c’è una società di mezzo diversa, nella tradizione anglosassone a esempio c’è una forma di società non partitica che però partecipa alla vita politica. Invece in Italia distrutta la politica, buonanotte: non ci sono stati soggetti che hanno formato ragazze e ragazzi ed è una delle ragioni per le quali il populismo poi deborda. Se poi ai calabresi piacciono i Salvini e le Meloni con il loro sguardo strabico verso il nord, bene, li votiamo, però poi nessuna lamentazione». Per la Vono sotto questo aspetto è fondamentale la formazione politica: «Considerando l’astensionismo in Calabria – ha concluso la senatrice di Iv – dobbiamo far comprendere ai cittadini l’importanza di votare, perché il voto è un diritto e un dovere ma io dico che è anche un potere che abbiamo come cittadini, appartando al popolo la sovranità. È necessario andare a votare, qualunque sia il voto che si esprime, è necessario far vedere che c’è una cittadina attiva che vuole condividere la politica».
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