VIBO VALENTIA «Dovete vincere, dobbiamo vincere. Ma non ci basta vincere, la Calabria deve far sentire forte la sua voce per dare il segnale di un sud che non vuole più essere in fondo alle classifiche, dimenticato dalla politica nazionale». E’ con il messaggio di Silvio Berlusconi, collegato telefonicamente, che si è aperta la serata conclusiva della campagna elettorale di Forza Italia e Forza Azzurri, l’ultimo miglio a sostegno del candidato presidente per il centrodestra, Roberto Occhiuto.
Una festa in grande stile per gli azzurri celebrata nella centralissima piazza Municipio a Vibo Valentia, cornice di una serata carica di entusiasmo e convinzione arricchita dalla presenza dei candidati ma anche di tanti amici, da Vito Bardi, presidente della Regione Basilicata, ad Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte. E poi Cannizzaro, Licia Ronzulli e il capogruppo forzista, Giuseppe Mangialavori, vero mattatore della serata.
Una piazza ancora più carica dopo l’incoraggiante messaggio telefonico del leader di Forza Italia, fin dall’inizio al fianco di Roberto Occhiuto. «Per le prossime ore in questo finale della campagna elettorale, chiedo a tutti voi il massimo impegno, non solo per vincere, ma per trionfare! Perché se oggi non sono riuscito ad essere con voi, voglio assolutamente venire in Calabria per festeggiare la grande vittoria di Roberto, di Forza Italia, di voi tutti. Quindi per le prossime ore, fatevi tutti sacerdoti, soldati, missionari di libertà».
Dopo il leader di Forza Italia è la padrona di casa, il sindaco di Vibo, Maria Limardo, a prendere la parola: «Mi associo ai ringraziamenti, i sindaci, le associazioni e la città di Vibo che ancora una volta ha dimostrato di voler partecipare alla vita politica. Vibo ha già alzato la testa. Vibo Valentia è la Calabria che l’Italia non si aspetta. Siamo accanto a Roberto per ribaltare l’idea della Calabria».
«Grazie Roberto per aver voluto iniziare la tua campagna elettorale qui a Vibo, in quella giornata in cui abbiamo atteso l’ufficialità della tua canditura. E grazie per averla voluta concludere qui. Una bellissima campagna elettorale, breve ma intensa. Sei stato un grande perché hai centrato quello che bisognava centrare, hai parlato alla gente, in ogni città, affrontando temi a noi cari. Hai dimostrato ai calabresi quali siano le problematiche di questa terra e la tua competenza per poterli affrontare e risolvere dal 5 ottobre in poi». «Dall’altra parte abbiamo visto il peggio che la Calabria non può più permettersi come Oliverio. E poi de Magistris, lui l’unico condannato che è venuto a farci la morale. Prima di parlare male degli altri, pensi alle sue liste e vada in Campania a cercarsi uno stipendio e non qui in Calabria. E poi l’agnello sacrificale, Amalia Bruni, caduta nella trappola infernale del PD. Una personalità ingenua da presentare al pubblico per fare la stessa figura dell’ultima campagna elettorale. Ora si è ringalluzzita perché è arrivato l’ex premier Conte pensando di offendere la nostra intelligenza, parlando di commissariamento quando lui con il PD ha votato il decreto Calabria». «I calabresi ora vogliono la competenza e non possono non votare Occhiuto, qualcuno che ha raggiunto certi livelli. Uno che ha lasciato tutto per tornare qui e mettersi in gioco. Un uomo grande e solo lui poteva farlo. Grazie Roberto per quello che farai, grazie Calabria». Poi il saluto, commosso, alla compianta Jole Santelli e il lungo applauso del palco e della piazza. «Roberto Occhiuto è un grande – ha detto ancora Mangialavori – ma Forza Italia deve diventare il primo partito!».
«Non saremo mai abbastanza riconoscenti e non finirò mai di dirvi grazie. Abbiamo macinato chilometri in tutta la Calabria, per ascoltare la vostra voce, ascoltare i vostri problemi. Ringrazio tutti, Mangialavori per quello che fa e gli amici arrivati qui stasera per dimostrare come il centrodestra governi con competenza, pragmatismo e grandi risultati, dando risposte efficaci a problemi enormi. Sono qui perché noi siamo una squadra, nessuno arriva in fondo da solo, senza il supporto della squadra. Grazie al sogno che ci ha regalato, grazie al nostro presidente Berlusconi». Non potevamo scegliere un candidato migliore di Roberto, uomo che ha scelto la Calabria e i calabresi per proseguire nel sogno di Jole Santelli». «La sinistra ha fatto danni incalcolabili, serve chi davvero sia in grado di tutelare gli interessi dei cittadini».
«Ho deciso di chiudere nella stessa città nella quale avevo deciso di aprirla perché se diventerò il presidente della Regione e se sono stato candidato presidente lo devo a Berlusconi ma soprattutto al mio coordinatore regionale Mangialavori e a Licia Ronzulli. Loro hanno creduto per prima in questa possibilità. Chiudiamo qui una campagna elettorale bellissima e nella quale mi sono sempre sentito dire grazie, grazie per aver lasciato il mio ruolo alla Camera. Ma io sono onorato di essere un candidato, è un grandissimo privilegio poter governare la regione dove sono nato in una fase storica per il paese e questa regione». «Mi hanno dato del pazzo, ma ho pensato: chi fa politica e ha la possibilità di rappresentare i calabresi sacrifica gran parte della sua vita per un impegno che può incidere nella storia del proprio territorio. E cosa c’è di meglio se non governarla? Qui siamo per celebrare non solo una vittoria ma per scrivere insieme la storia di questa Calabria, per dimostrare come non sia più una terra perduta. Abbiamo i fondi del Pnrr e fondi per fare tutti quegli investimenti che servono a valorizzare questa terra». «Il mio è un grande privilegio, rappresentare e guidare la Calabria in una fase storica. Voglio essere un uomo di governo che si occupa di tutti i grandi temi. Vorrei far diventare questa regione una terra di opportunità e non di problemi». «Noi vinceremo dal 5 ottobre in poi quando questa squadra riuscirà a fare di questa regione la regione che i calabresi meritano». (redazione@corrierecal.it)
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