CATANZARO Chiusura velenosa della campagna elettorale delle regionali in Calabria. A tenere banco in queste ore è un’aspra e durissima polemica scatenata dal presidente facente funzioni della giunta regionale, Nino Spirlì, che in un intervento del tutto fuori controllo e fuori le righe al comizio di chiusura della leader della Lega Salvini a Catanzaro, ha attaccato la candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione, Amalia Bruni, suscitando la vibrata reazione dello staff della Bruni e del Pd.
Ad accendere gli ultimi fuochi della campagna elettorale sono Salvini dal palco di Catanzaro e Spirlì, uno Spirlì delirante e letteralmente senza freni. Probabilmente sovraeccitato per la presenza di Salvini, Spirlì, dopo aver litigato con un contestatore Lgtb intruppato nella folla, ha sparato a zero contro la Bruni, definendo la candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione «la signora dei vetrini, foraggiata dal Pd per anni, nascosta nel suo laboratorio di Lamezia Terme. L’unica cosa che ha fatto: ha mandato un vetrino in America, è così che si diventa diventa scienziati. Domattina – ha aggiunto il presidente ff della Giunta e possibile vice in caso di Vittoria del centrodestra con Roberto Occhiuto – vado alla posta e ne mando 20 di vetrini, così’ divento anche io uno scienziato».
Dall’ufficio stampa della Bruni arriva la replica: «Spirli bugiardo e senza vergogna. Mente e offende per paura di perdere il posto. Ancora una volta assistiamo a uno spettacolo indegno da parte del reggente della giunta regionale Spirlì, che dal palco di Catanzaro privo di argomenti e idee torna ad attaccare Amalia Bruni, cercando di sminuirne il valore scientifico, lo spessore umano e la sua professionalità riconosciuta in tutto il mondo. I calabresi sanno la verità e apprezzano Amalia, un vanto per questa Regione e per l’Italia intera. Spirlì parla perché si sente debole e ha paura di perdere quella poltrona che qualcuno troppo generosamente gli ha regalato. Le sue bugie – si legge nella dichiarazione diffusa dall’ufficio stampa della Bruni – resteranno relegate in qualche quartiere di qualche piccolo borgo, l’amore, la stima e l’affetto di tutti per Amalia arriverà ovunque». A sostegno della Bruni anche il commissario regionale del Pd calabrese, Stefano Graziano: «Spirlì questa sera ha dato prova ai calabresi del perché non devono votare per quel centrodestra che lo ha già designato prossimo vicepresidente, in caso di vittoria. Sul palco a Catanzaro, al fianco di Salvini – ha riferito Graziano – il signore degli anelli ha lanciato invettive, insulti, parole volgari e disprezzo verso chi, come Amalia Bruni, si dedica alla ricerca per poter salvare vite umane. Anche la sua. La Calabria non può essere rappresentata ancora da un simile personaggio in cerca d’autore, senza rispetto alcuno per gli altri. Calabresi, insorgete! Cacciate questo cabarettista dalle stanze dove dovrebbero essere pensati progetti di crescita piuttosto che volgari offese agli avversari. L’unico modo per rispedire al mittente la cafonaggine di Spirlì è votare per Amalia Bruni e la coalizione di centrosinistra, fatelo in massa. Rispondiamo a Spirlì nelle urne, boicottate la Lega e il centrodestra che – ha concluso il commissario del Pd – ha accettato il ricatto della vicepresidenza».
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