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Regionali in Calabria, De Magistris: «Siamo l’alternativa a Salvini»

Il candidato alla presidenza della giunta regionale: «Spirlì sta producendo un disastro da un anno senza precedenti. Lucano è l’antitesi del crimine»

Pubblicato il: 01/10/2021 – 22:22
Regionali in Calabria, De Magistris: «Siamo l’alternativa a Salvini»

CATANZARO «Siamo l’alternativa a Salvini che dovrebbe venire qui a chiedere scusa, visto che Spirlì sta producendo un disastro da un anno senza precedenti. Manca l’acqua, i rifiuti non vengono raccolti, la sanità smantellata, scandali su scandali, la vera alternativa sta qui, tanto a Bruni, quanto Occhiuto e Oliverio». Lo ha affermato il candidato alla presidenza della Regione della Calabria, Luigi De Magistris, in occasione della manifestazione di chiusura della campagna elettorale a Catanzaro. «La condanna di Lucano? Ha caricato ancora di più la nostra coalizione, siamo per gli uomini giusti. Lucano è l’antitesi del crimine, un uomo che ha sempre lottato contro le mafie, un uomo buono e giusto, dal cuore aperto a cui lo Stato ha chiesto di dare una mano per salvare vite umane. Lo ha fatto, e adesso si trova con una condanna che ci ha scioccati, siamo fiduciosi che la magistratura nei tre gradi di giudizio possa riconoscere la sua onestà. Lucano non è un professore di diritto amministrativo, avrà potuto anche fare qualche errore o violazione, ma certo tredici anni in una regione in cui le condanne per corruzione e per chi si è mangiato fiumi di denaro pubblico stendono ad arrivare, è qualcosa che ci lascia con l’amaro in bocca».
Dal palco in piazza, De Magistris riassume i temi del suo impegno: «Dal giorno dopo il voto noi saremo liberi, in grado di fare una squadra in poche ore senza dover chiamare segretari di partito e altri capi. Donne e uomini di Calabria liberi, competenti, coraggiosi e autonomi. Per l’aver lavorato in Calabria con trasparenza ho pagato il prezzo dell’incompatibilità ambientale, della sottrazione delle funzioni di Pm, sono caduto ma mi sono rialzato. A Napoli il governo nazionale e regionale non mi hanno aiutato, tutti i partiti all’opposizione, ma abbiamo retto dieci anni perché la gente si è ripresa i diritti, l’orgoglio e la partecipazione. Il nostro potere forte è il popolo, le nostre fragilità sono la nostra forza. La matita è uno strumento straordinario di liberazione, in questo momento il voto è un dovere, perché chi gestirà il fiume di denaro pubblico in arrivo condizionerà il futuro di questa terra. Sono convinto vinceremo all’ultima curva, meravigliando tutti, mandiamo a casa i cialtroni della politica»

«La sfida è tra noi e il blocco della conservazione»

De Magistris poi si scaglia «contro chi ha sperperato denaro pubblica, non vi dà l’acqua, vi fa vivere nell’emergenza rifiuti e nel disastro della depurazione, ha smantellato la sanità, si è mangiato anche l’anima di questa terra. In Calabria se si fa un elenco delle persone condannate per corruzione non si arriva alle dita di una mano, e invece vedere un sindaco che aveva bloccato la desertificazione di un’area interna condannato a 13 anni ci fa male. Ma – sostiene il candidato presidente – questo ci stimola a lottare in modo ancora più forte. Girando la regione ho trovato rassegnazione ma anche una profonda sete di giustizia. I calabresi mi hanno chiesto cose semplici come se fossero miracoli, “fai in modo che l’acqua arrivi nelle campagne, che i depuratori possano funzionare in modo normale”». De Magistris cita poi «la vergogna dello smantellamento della sanità pubblica, l’altro giorno una signora è morta perché non c’era un’ambulanza, è stata dichiarata la morte naturale ma è un omicidio, si sono mangiati 4 miliardi. Non vi fate prendere per fessi da chi vi parla dei fondi del Pnrr, perché sono gli stessi che si sono mangiati tutti i soldi finora. E diffidate di chi promette interventi per la Statale 106, dove anche qui non ci sono incidenti mortali ma omicidi. Salvini e Conte fanno finta di litigare ma intanto stanno insieme al governo: e Salvini ha finanziato le quote latte con i fondi della statale 106, e Conte li ha tolti dal piano per il Sud. E ricordiamo quando Salvini disse di vergognarsi di essere italiano per colpa dei calabresi. Questi vanno cacciati con la matita, sono dei millantatori. E Occhiuto? Oggi, nell’ultimo confronto tra noi candidati, con una faccia di bronzo ha detto che che è per la sanità pubblica ma noi abbiamo pescato un video in cui applaudiva Scopelliti per lo smantellamento degli ospedali pubbliciBruni e Occhiuto si dicono contro il commissariamento della sanità ma guarda caso i rispettivi partiti sono quelli che mantengono il commissariamento da 10 anni. E la Bruni che non attacca mai Occhiuto, e Occhiuto che non attacca mai la Bruni, o Conte che non attacca mai Salvini e Salvini che non attacca mai Conte? Attaccano tutti solo noi. In campo – conclude il candidato governatore del polo civico – siamo in due: noi, che siamo il vero cambiamento, e il blocco della conservazione, rappresentato da Occhiuto, Bruni e Oliverio».

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