ROMA «Quella accaduta oggi a Paola in provincia di Cosenza è l’ennesima tragedia del lavoro: davanti al bollettino quotidiano di infortuni e incidenti mortali non basta più l’indignazione, vanno subito attuati concretamente tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione per agire con più formazione, prevenzione, controlli, nonché pene più severe per chi non applica leggi e contratti, come annunciato recentemente dallo stesso Premier Draghi».
Lo scrive sulla pagina Facebook della Fai Cisl il segretario generale Onofrio Rota, commentando la morte di quattro persone cadute in una cisterna durante la vendemmia a causa delle esalazioni del mosto.
«In questa giornata di profondo dolore ci stringiamo a tutti i famigliari delle vittime di questo ennesimo incidente e speriamo nella pronta guarigione delle persone ricoverate», afferma il sindacalista, «ma torniamo anche a sottolineare che purtroppo l’agricoltura detiene il triste primato, insieme al settore edile, rispetto agli incidenti mortali. Il lavoro agricolo non si improvvisa, richiede competenze e conoscenze che spesso servono proprio per operare in sicurezza e tutelare la salute dei lavoratori, per questo la stessa piattaforma contrattuale che abbiamo appena inviato a Cia, Coldiretti e Confagricoltura propone l’introduzione, nel nuovo contratto nazionale degli operai agricoli, di maggiori strumenti rivolti alla sicurezza, alla formazione, al controllo degli appalti».
«Tra le 772 morti sul lavoro dei primi 8 mesi del 2021 – conclude Rota – spicca l’aumento del 20% del settore agricolo registrato dai nuovi dati Inail, ma il dato potrebbe essere persino sottostimato a causa del tanto lavoro nero e dei tanti infortuni non denunciati, per questo restano fondamentali sia la cultura della prevenzione che la capacità, delle istituzioni, di incidere maggiormente tramite monitoraggi e ispezioni».
x
x