CATANZARO Quattro candidati alla presidenza della Regione, 21 liste, oltre 500 candidati al Consiglio regionale. Sono questi i numeri delle elezioni del nuovo presidente della Giunta regionale e del nuovo Consiglio regionale, elezioni in programma oggi e domani in Calabria: urne aperte oggi dalle 7 fino alle 23 e domani dalle 7 alle 15. In Calabria si torna al voto per le Regionali dopo la fine anticipata della scorsa legislatura, l’11esima, a causa della scomparsa della governatrice Jole Santelli, avvenuta il 15 ottobre 2020.
I quattro candidati alla carica di presidente della Regione sono l’ex capogruppo di Forza Italia alla Camera, Roberto Occhiuto, per il centrodestra, la ricercatrice Amalia Bruni per il centrosinistra, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris per un polo civico e l’ex governatore Mario Oliverio da indipendente.
A sostegno di Occhiuto ci sono sette liste: Forza Italia, Forza Azzurri, Fratelli d’Italia, Lega, Udc, Coraggio Italia e Noi con l’Italia. Anche la Bruni ha l’appoggio di sette liste: Pd, Amalia Bruni presidente Calabria Sicura, Movimento 5 Stelle, Tesoro Calabria, Psi, Europa Verde, Dpam-Democrazia animalista.
Sei le liste che compongono la coalizione di de Magistris: De Magistris presidente, DemA, Uniti con de Magistris, Per la Calabria con de Magistris, Un’altra Calabria è possibile e Calabria resistente e solidale. Oliverio, infine, scende in campo con una lista: Oliverio presidente Identità calabrese.
Il sistema elettorale calabrese, modificato nel 2014 per superare alcuni rilievi di incostituzionalità sollevati dal governo nazionale all’epoca in carica, è un sistema proporzionale con premio di maggioranza. Il Consiglio regionale è composto da 30 seggi, compreso il seggio assegnato al presidente della Giunta regionale. L’80% dei seggi del Consiglio regionale (24) è ripartito proporzionalmente in 3 circoscrizioni: Cosenza (9), Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia (8), Reggio Calabria (7). Per essere ammessi alla ripartizione dei seggi le coalizioni di liste devono superare l’8%, mentre le singole liste circoscrizionali devono superare il 4% dei voti a livello regionale.
I restanti 6 seggi sono assegnati alle liste che appoggiano il presidente eletto qualora queste non raggiungano il 50% dei seggi (ovvero 15 su 30) nel riparto proporzionale. Altrimenti, se la coalizione raggiunge o supera il 50% dei seggi, ottiene un premio dimezzato, di 3 seggi. Qualora la coalizione vincente non raggiunga i 16 seggi (il 55%) perfino dopo l’assegnazione del premio intero, è prevista l’attribuzione di questi seggi aggiuntivi togliendoli da quelli attribuiti alle liste di opposizione.
L’elettore dispone di due voti, uno per il candidato presidente e uno per una lista provinciale. Qualora l’elettore esprima il suo voto soltanto per una lista provinciale il voto si intende validamente espresso anche a favore del candidato presidente collegato a quella lista. Non è previsto il ballottaggio, pertanto viene eletto presidente della Regione il candidato che ottiene anche una sola preferenza in più rispetto ai suoi avversari. Il candidato presidente che risulta secondo viene comunque eletto consigliere regionale: alle precedenti elezioni regionali del 2014 questa possibilità era stata esclusa in base a un’interpretazione della legge elettorale vigente, ma successivamente è stata ripristinata da una sentenza della Corte Costituzionale. Inoltre, in Calabria non è prevista la possibilità di esprimere un voto disgiunto, già escluso dalla competizione del 2014: in sostanza, oggi l’elettore può esprimere il suo voto solo per il candidato alla carica di presidente collegato alla lista provinciale prescelta. L’elettore può inoltre esprimere uno o due voti di preferenza ma nel caso di espressione di due preferenze queste devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, essendo stata introdotta anche in Calabria la doppia preferenza di genere.
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