ROMA «Il 6 ottobre saremo dalle 16 alle 18, in piazza Montecitorio, davanti al Parlamento italiano, per il Digiuno di Giustizia in solidarietà con i migranti e per solidarietà con Mimmo Lucano». Lo annuncia padre Alex Zanotelli. «Il nostro digiuno è una protesta contro le politiche razziste, della Ue e dell’Italia che esternalizzano le frontiere per non accogliere i profughi che bussano alla nostra porta. E’ quanto toccherà in sorte anche al mezzo milione di profughi afgani in fuga dal governo dei Talebani. L’Europa, infatti, cerca di convincere il Pakistan e l’Iran ad accoglierli, dietro lauto compenso, come abbiamo fatto con la Turchia», sottolinea il Comboniano. «Troviamo incredibile che le misure anti-Covid diminuiscano sempre più, tranne che per le navi delle Ong, costrette a fare quarantene più lunghe», aggiunge Zanotelli. «Ma soprattutto il digiuno di questo mese è un urlo per la condanna a 13 anni di carcere a Domenico Lucano, uomo onesto, che ha fatto rinascere Riace, un paese semiabbandonato,
accogliendo profughi. Ero nell’aula del tribunale di Locri quel giorno della condanna (il 28 settembre) e ho pianto ascoltando l’oscena sentenza, che di solito è riservata ad assassini, a mafiosi, a trafficanti di droga. Questo è un processo politico: Lucano è condannato perché ha creato a Riace un modello di accoglienza. Come dice l’amico, Tonino Perna, Lucano è colpevole di ‘reato di umanità’», conclude padre Zanotelli.
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