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La tragedia

Uccisi dalle esalazioni a Paola, proseguono le indagini

Si attende la testimonianza dell’unica superstite del dramma che ha spazzato via la vita di quattro persone. È fuori pericolo

Pubblicato il: 03/10/2021 – 7:01
Uccisi dalle esalazioni a Paola, proseguono le indagini

PAOLA Fuscaldo e Paola si sono svegliate ancora sconvolte per l’immane tragedia avvenuta ieri a Paola dove per l’esalazione del mosto sono morte quattro persone. Si tratta di Santino e Massimo Carnevale, rispettivamente padre e figlio, e dei fratelli Giacomo e Valerio Scofano, cognati di Santino Carnevale. Proprio per fare piena luce sull’esatta dinamica di quanto è successo gli inquirenti coordinati dal procuratore capo di Paola, Pierpaolo Bruni, sono incessantemente al lavoro. I carabinieri della locale compagnia, a cui sono state delegate le indagini, hanno raccolto diverse testimonianze e diversi elementi nel lungo dove è avvenuta la tragedia: un magazzino nella frazione di San Miceli, località Carusi di Paola.
Determinante sarà la testimonianza dell’unica superstite di questa immane tragedia, 36enne nipote di una delle vittime, che è stata soccorsa e trasportata in ospedale. Anche la donna è rimasta infatti intossicata dalle esalazioni emanate dal mosto che si trovava in quel deposito. I sanitari dopo le cure prestate all’ospedale di Paola hanno dichiarato la donna fuori pericolo.
Per gli inquirenti, potrebbe essere stata proprio la condizione in cui versava il magazzino la principale causa di quanto avvenuto.
A chiarirlo lo stesso procuratore capo Bruni che ha parlato di locale «non era sufficientemente arieggiato». Ma saranno le indagini approfondite a chiarire quanto avvenuto.

Il quadro familiare

Secondo quanto raccontano le persone che conoscevano bene le quattro vittime, le due famiglie unite dal vincolo di parentela, si riunivano spesso proprio per produrre il vino e altri prodotti locali. Un’attività che condividevano da anni e che serviva a fare le provviste per le rispettive famiglie che vivevano una parte Fuscaldo mentre un’altra Paola. Nelle due cittadine usavano spesso appunto riunirsi anche per organizzare quest’attività. Anche ieri quel rito si era ripetuto nel locale della frazione “San Miceli” ma l’esito di quell’ultimo incontro è stato drammatico.

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