GIZZERIA «Ho sempre detto che avrei conquistato insieme alla mia squadra la fiducia dal 4 ottobre in poi attraverso i fatti». Roberto Occhiuto pronuncia le prime parole da governatore in pectore da un palco allestito davanti all’hotel di Gizzeria che fa da quartier generale del centrostra. Le proiezioni lo vedono avviato a un netto successo: «Chiederemo di riconquistarla, questa fiducia, che è naturale che non si abbia – spiega Occhiuto riferendosi alla distanza tra i cittadini e la politica – perché i calabresi non possono curarsi in Calabria, in alcune abitazioni non c’è acqua, c’è un problema di rifiuti. Abbiamo stavolta le risorse del Pnrr per risolvere i problemi e mettere in piedi grandi iniziative che facciano di questa regione una regione straordinaria. Sono nato in Calabria, sono stato giovane anche io e mi ha regalato tante opportunità; ecco, io sono impegnato a fare in modo che la Calabria diventi una regione piena di opportunità e che i giovani possano decidere linearmente se rimanere in Calabria o andare fuori».
Primo punto sull’agenda: «Comincerò da subito dalla sanità, chiederò al governo di restituire subito la sanità ai calabresi perché con il commissariamento non si sono risolti i problemi. Siccome io mi gioco tutto in questa ambiziosa prospettiva di cambiare la Calabria, voglio occuparmi delle questioni che più stanno a cuore ai cittadini. So che avrò il pieno sostegno del mio partito, dimostreremo alla gente che la fiducia che ci ha dato è ben riposta».
«La ‘ndrangheta ci fa schifo – ha aggiunto poi Occhiuto – e non le permetteremo di sporcare il nostro governo. Al governo nazionale chiederemo aiuto per debellare questo cancro. Io chiedo al governo di assisterci, il resto ce lo mettiamo noi. Il governo ci aiuti a fare in modo che l’emergenza nazionale sia guardata con un occhio più propizio dal governo nazionale».
Se con la mia squadra riuscirò a fare in modo che la Calabria ha una classe dirigente capace – ha aggiunto Occhiuto – non sarò il primo ad averlo fatto, perché la prima ad averlo fatto è stata Jole Santelli, che ha dimostrato che la Calabria può esprimere una classe dirigente. A lei dedico questa vittoria. La dedico anche ai miei figli».
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