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Fondi alla Santa Sede, annullato il rinvio a giudizio di monsignor Becciu

Non andranno alla sbarra neanche gli altri indagati della vicenda legata alla vendita dell’immobile di Sloane Square. I legali: «Processo di fatto azzerato»

Pubblicato il: 06/10/2021 – 22:17

«Il Tribunale vaticano ha annullato il rinvio a giudizio del nostro assistito, Fabrizio Tirabassi, dipendente del reparto amministrativo della Segreteria di Stato e di altri importanti e fondamentali protagonisti della vicenda come il card. Angelo Becciu, i finanzieri Raffaele Mincione e Gianluigi Torzi e di mons. Mauro Carlino. Il clamoroso processo sulla vendita dell’immobile di Sloane Square è di fatto azzerato e limitato ad ipotesi di reato secondarie». Lo affermano gli avvocati Massimo Bassi e Cataldo Intrieri, difensori di Tirabassi.
«Non solo – proseguono gli avvocati – il Tribunale ha respinto anche la richiesta di mantenere “riservate” le effettive dichiarazioni del principale teste di accusa mons. Perlasca ai promotori ed ha chiesto notizie agli inquirenti sulla condizione di indagato del prelato in altri processi al fine di valutare se citarlo in aula assistito da un avvocato. Ricordiamo che Perlasca inizialmente indagato e gravemente indiziato per gli stessi reati è stato archiviato senza un formale provvedimento che motivasse tale scelta».
I legali spiegano inoltre che «il rinvio al 17 Novembre allo stato non riguarda gli imputati stralciati, di fatto il processo è ad oggi paralizzato nonostante i tentativi del Tribunale di riportare il procedimento entro i canoni di legittimità e legalità previsti dalle norme internazionali e sino ad oggi gravemente trascurati».

I reati contestati

I capi d’accusa che erano stati contestati al cardinale Becciu e per i quali non dovrà più rispondere sono peculato e subornazione. Resta in piedi ancora il reato di abuso d’ufficio per il quale il giudizio proseguirà. Nella seduta odierna inoltre il tribunale del Vaticano, presieduto da Giuseppe Pignatone, ha disposto la parziale restituzione all’Ufficio del promotore di giustizia degli atti, limitatamente a una parte degli imputati e dei reati loro ascritti.
Entro il 3 novembre si dovrà procedere con il deposito degli atti ancora mancanti, tra cui le video registrazioni del testimone chiave mons. Alberto Perlasca. Il processo riprenderà il prossimo 17 novembre.

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