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Rosarno, discarica abusiva a cielo aperto: sequestrata area

Una superficie di circa 1700 metri quadri abbandonata da anni. Tra i rifiuti scarti di materiali edili e lastre di Eternit

Pubblicato il: 09/10/2021 – 10:25
Rosarno, discarica abusiva a cielo aperto: sequestrata area

ROSARNO I Carabinieri, nell’ambito di un servizio finalizzato alla prevenzione ed alla repressione di condotte illecite in materia di inquinamento ambientale, hanno sequestrato un’intera area, ubicata in Contrada Carao, e nello specifico un appezzamento di terreno e fabbricato, aventi una superficie catastale complessiva 17000 metri quadri circa, in stato di abbandono da anni, adibita a discarica abusiva a cielo aperto.
In particolare, al suo interno i militari hanno rinvenuto ingenti quantità di rifiuti speciali pericolosi: parti di carrozzeria e pezzi meccanici per autoveicoli, ingombranti di vario genere, cumuli di inerti e scarti edili, lastre e tegole in amianto “Eternit”, probabilmente utilizzate in origine per la copertura di tettoie per abitazioni private e capannoni industriali.
A seguito delle operazioni di accertamento, l’intera area interessata dall’accumulo dei rifiuti, la cui libera disponibilità avrebbe continuato a costituire un elevato rischio per la salute dei cittadini, è stata pertanto sottoposta a sequestro preventivo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente per le valutazioni di competenza.
In particolare, nell’ambito del medesimo contesto operativo, si inseriscono diverse attività poste in essere negli ultimi mesi, finalizzate a contrastare il rilevante fenomeno di deposito incontrollato o abbandono di rifiuti, reiterato nel tempo.
Nello specifico, nell’ultimo periodo, sono stati sottoposti a sequestro diversi siti, ritenuti delle vere e proprie discariche abusive dove nel tempo, incuria, inciviltà e mancata raccolta hanno determinato il formarsi di forti accumuli di rifiuti, pericolosi soprattutto per la salute pubblica, dai siti della Ciambra, via Fosso Mastro, via Asmara e strada statale 18 – questi ultimi tre siti dissequestrati solo ad esito delle operazioni di bonifica del Comune – all’area della foce del Mesima, o altra in disuso sotto un cavalcavia: una situazione quella del deposito incontrollato dei rifiuti, che continuerà ad essere monitorata e sottoposta alle dovute attenzioni da parte delle Autorità competenti per tutti gli approfondimenti ritenuti necessari.

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