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Il caso

Sviluppo del porto di Corigliano Rossano, corto circuito fra l’Autorità di sistema e Stasi

Agostinelli: «Differenza di vedute fra noi e il sindaco che vuole realizzare una darsena prevista nel 1974». Immediato dietrofront del primo cittadino

Pubblicato il: 12/10/2021 – 15:24
di Luca Latella
Sviluppo del porto di Corigliano Rossano, corto circuito fra l’Autorità di sistema e Stasi

CORIGLIANO ROSSANO Che vi sia qualcosa che non quadra, in tutta questa storia, appare indubbio. Lo sviluppo del porto di Corigliano Rossano passa, inevitabilmente, dall’ente che lo gestisce, l’Autorità di sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio (che gestisce porti di Gioia Tauro, Crotone, Corigliano Rossano, Palmi e Vibo Valentia) e dai rapporti che intercorrono con l’amministrazione comunale. Da qualche settimana, però, questa confronto fra le due istituzioni sembra essere andato in corto circuito.
Pomo della discordia, la pianificazione urbanistica proposta dall’autorità di sistema – alla quale l’amministrazione comunale deve fornire parere di conformità – prima condivisa dal sindaco, Flavio Stasi e nell’arco di un mese rispedita al mittente che se ne uscirà, come vedremo, col colpo di scena dopo lo “sfogo” di Agostinelli.

Dodici milioni di investimenti

La progettazione dell’ente portuale prevede un investimento di oltre 12 milioni di euro per la realizzazione della banchina croceristica e per l’approdo di navi “ro-ro” che trasportano i rotabili su gomma, l’alaggio e varo per la pesca e, non appena si risolveranno le beghe giudiziarie, l’affidamento dei cantieri navali.
A tentare di far luce sulla vicenda è l’ammiraglio Andrea Agostinelli, presidente dell’Autorità di sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio.
«C’è una differenza di vedute fra noi e l’amministrazione comunale di Corigliano Rossano – spiega Agostinelli nel corso di una conferenza stampa tenuta negli uffici dell’autorità di sistema di Corigliano – rispetto alla pianificazione urbanistica dell’area portuale da adottare. Noi siamo sicuri delle nostre scelte ed eravamo convinti di aver intrapreso una strada condivisa con l’ente locale fino al 18 giugno. Crediamo che vi sia ancora tempo, entro ottobre, affinché l’amministrazione ritorni sui suoi passi e approvi il parere di conformità previsto per il progetto che prevede un importante investimento».
Già, 12 milioni. «È questa la somma che il comune ci ha sempre sollecitato di stanziare – spiega ancora Agostinelli – e lo abbiamo fatto. Il percorso di per sé è già lungo perché l’adeguamento previsto deve essere inviato al consiglio superiore dei lavori pubblici e alla regione. Quindi prima facciamo, meglio è, ma se si creano degli intoppi… Questa è la strada già percorsa a Crotone, dove abbiamo incassato il parere favorevole dell’amministrazione tre settimane fa. Speravamo che anche a Corigliano Rossano potesse arrivare una svolta positiva».
Ed invece, il rischio più che concreto, è quello di perdere i finanziamenti per lo sviluppo del porto.
«Ci siamo impegnati a realizzare un progetto di adeguamento dello scalo portuale di Corigliano – avanza l’ammiraglio –, per noi è l’unica strada percorribile. Non capiamo perché a luglio Stasi si sia apposto chiedendo che si applichi quanto previsto su un vecchio piano regolatore portuale datato 1974 che prevedeva la realizzazione di una nuova darsena nella frazione Torricella (poco distante dal porto, ndr), oggi contrada molto popolata. A noi sembra una via non percorribile quella di realizzare a Torricella una darsena per il diporto e l’approdo di grandi yacht, illogica per il fatto che la frazione è densamente popolata e oltretutto irrealizzabile per questione di costi».
Insomma, cosa sia cambiato nell’arco di un mese non è dato sapere. Strano è che «il sindaco abbia fatta sua l’idea da noi proposta fino a giugno, tranne cambiare idea il 22 luglio».
«Mi appello per l’ultima volta al buon senso dell’amministrazione comunale e del suo primo cittadino perché siamo ancora in tempo – conclude – a compiere una scelta netta fra la speranza per il progresso e la decrescita infelice. Sono fiducioso che il sindaco possa fare la scelta giusta».

Abate: «Finanziamenti a rischio»

La senatrice Abate nel corso della conferenza stampa riporta anche le istanze della flotta peschereccia di Schiavonea, tra le più importanti del Mediterraneo.
«I pescatori chiedono l’alaggio e varo che andrebbero a creare l’equilibrio perfetto di un porto già pronto ad ospitare la marineria locale. È dal porto che passa una grande fetta di sviluppo della Sibaritide e da cittadina la posizione espressa da Stasi mi mortifica. L’amministrazione interloquisce con l’ente portuale in modo sporadico e approssimativo. Rischiamo di perdere investimenti da 12 milioni e tutto questo andrebbe a creare un gravissimo danno alla flotta peschereccia e la nostra economia».

Il colpo di scena

La faccenda si arricchisce del colpo di scena a cose – e dichiarazioni – fatte. A conferenza stampa conclusa, il sindaco Stasi ammette candidamente come quegli investimenti da 12 milioni siano necessari.
«Rispetto alle dichiarazioni di questa mattina da parte del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, ammiraglio Agostinelli – dichiara il sindaco di Corigliano Rossano – ribadisco come la banchina crocieristica rappresenti una battaglia dell’Amministrazione che rappresento e faccia parte del nostro programma politico per il rilancio del porto di Corigliano Rossano. La banchina crocieristica, dunque, è un’opera irrinunciabile. Quanto sottolineato nelle osservazioni dell’ente, rese all’Autorità nel mese di luglio, preparate insieme all’allora assessore con delega al Porto, Claudio Malavolta, è la concreta preoccupazione rispetto a come la configurazione proposta della banchina possa inficiare eventuali ulteriori prospettive del nostro porto, con particolare riferimento alla realizzazione di una terza darsena già prevista degli strumenti di pianificazione vigente. Sono certo, tuttavia, che mediante una costruttiva interlocuzione con l’Autorità di Sistema, si troveranno entro pochi giorni soluzioni condivise che consentiranno di realizzare l’opera in maniera pienamente compatibile con le potenzialità che intendiamo coltivare del nostro porto. Per questa ragione – conclude Stasi – abbiamo già fissato un incontro con l’ammiraglio Agostinelli per il prossimo giovedì alle 10.30. Con il presidente dell’Autorità sarà anche l’occasione per avviare un percorso istituzionale più complessivo che metta tra le proprie priorità anche la risoluzione dell’annosa questione della struttura di alaggio e varo, vera questione irrisolta del nostro porto, per la quale serve la collaborazione di tutti gli enti coinvolti». 
Ma perché il sindaco dica prima sì, poi no, poi sì – con giustificazioni in fretta e furia – alla proposta dell’autorità di sistema portuale, e quindi ad opere per un valore di 12milioni, resta un mistero. (l.latella@corrierecal.it)

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