Armonie d’Arte ha una posizione acclarata di alto profilo, anche internazionale, nel panorama dei Festival dello spettacolo dal vivo non commerciale. Oggi esprime una forte attenzione anche per l’arte visiva, prova ne è questa ricca e importante sezione autunnale conclusiva dell’edizione 2021, dal 15 al 19 ottobre a Catanzaro e interamente dedicata alla creatività contemporanea. Come si colloca questo nuovo interesse nella filosofia della sua direzione artistica?
«Credo che l’arte oggi abbia esaurito gli steccati tra ambiti e generi, se non appunto tra quelli dichiaratamente pop e di massa, e quelli che mantengono attenzione alla ricerca, alla nuova creatività, nuovi linguaggi e nuovi temi o, su altro fronte, alla conservazione e valorizzazione di repertori classici e proprio per questo affidati all’identità permanente dell’umanità tutta. Quindi musica, danza, teatro, pittura, scultura, arti visive intese nella loro complessità e completezza – anche innovativa come le performance, le installazioni, le opere video e così via – non solo possono liberamente interagire, ma anche possono, e forse devono, intersecarsi nelle programmazioni e nell’attenzione dei direttori artistici. D’altronde questo è stato da sempre, anche quando vent’annoi fa di ciò pochissimo si parlava e nel territorio catanzarese non c’erano né festival né teatri o auditorium, lo spirito di “armonie d’arte”, letteralmente inteso».
Ma oggi il Festival dedica un’attenzione particolare su Catanzaro, perchè? E che ruolo svolgerà quindi il Parco archeologico Scolacium a Borgia nelle prossime edizioni ?
«Scolacium è stato e resta il luogo del cuore e palcoscenico principale a cui continueremo a riservare tutta l’attezione che merita attraverso concerti e spettacoli di danza e teatro di altissimo livello: Scolacium ha connotato il Festival in tutti questi anni e il Festival ha valorizzato Scolacium attraverso la presenza dei più grandi artisti del mondo e di pubblico realmente internazionale giunto anche ad hoc per Armonie d’Arte, oltre ad aver portato il sito all’attenzione del pubblico locale che per lo più, ahimè, nemmeno lo conosceva. Di fatto, e senza timore di smentite, nel settore culturale e festivaliero ai più alti livelli, il Festival e Scolacium sono considerati valori ormai indissolubilmente legati, e Armonie d’Arte un vero e proprio brand che del sito archeologico esalta mediaticamente ed emozionalmente l’esperienza di conoscenza. Naturalmente i percorsi di evolvono e abbiamo riflettuto che a fronte di un parco della memoria identitaria qual è sostanzialmente Scolacium, era necessario affiancare la valorizzazione di un altro luogo straordinario ma più espressamente volto al futuro del territorio: il Parco internazionale della Scultura e della Biodiversità mediterranea a Catanzaro appunto. Questo, infatti, esprime l’inedita circostanza di essere un vasto polmone naturalistico e paesaggistico connotato dalla biodiversità che è un tema oggi all’attenzione di tutti i Governi e del nostro anche per un inserimento nella Costituzione, e contestualmente ospitare una preziosissima collezione di arte contemporanea di 13 dei maggiori artisti del nostro tempo: Tony Cragg, Mimmo Paladino, Jan Fabre, Antony Gormley, Marc Quinn, Wim Delvoye, Stephan Balkenhol, Dennis Oppenheim, Michelangelo Pistoletto, Mauro Staccioli, Daniel Buren, H.H. Lim, Gianfranco Meggiato. Dunque Cultura e Natura insieme in un potentissimo spazio urbano. Quindi il Festival, come strumento privilegiato di sviluppo territoriale, avverte tutta la necessità culturale ed etica di impegnarsi su questo fronte».
Il programma come è articolato e quali i focus?
«Innanzitutto un meeting, domani, venerdì 15 ottobre ore 17.00 al MUSMI di Catanzaro, dal titolo ben esplicativo delle intenzioni: “ Un Festival, due Parchi e il Museo internazionale della Scultura: storie di valore e valorizzazione”. Una sorta di tavola rotonda aperta aperta a tutti per raccontare la storia di questo Museo internazionale della Scultura nel Parco della Biodiversità di Catanzaro; e lo facciamo con figure autorevoli dell’arte contemporanea oggi, ed in particolare con chi il Museo, e prima la mostra Intersezione da cui lo stesso nasce, lo ha pensato, ideato, curato, realizzato, nei vari ruoli, di assoluto rilievo nello scenario nazionale: come con il noto critico d’arte e curatore Alberto Fiz, oltre a quelli istituzionali che al tempo compresero l’importanza di realizzare tutto ciò; due per tutti, Michele Traversa presidente del Parco internazionale della Scultura e della Biodiversità mediterranea e già Presidente della Provincia di Catanzaro e Francesco Prosperetti.
Il programma vede anche altre azioni molto diverse e la presentazione di 6 progetti speciali che sono un impegno straordinario per Armonie d’Arte: quale il filo rosso che collega tutta questa sezione autunnale ?
«Certamente il tema dell’arte contemporanea come contenuto generale, ma anche il tema della divulgazione e formazione culturale più ampiamente intesa. Infatti sabato 16 ottobre alle 11.30 “AperiArt” al Parco della Biodiversità, area ristoro di In Primis il Festival offrirà un drink al pubblico e agli ospiti della stampa per presentare 6 Progetti Speciali: con una pianificazione pluriennale, con un grande impatto territoriale e di internazionalizzazione insieme, oltre che dedicati alla formazione e alle ricadute occupazionali, e in ogni caso orientati ad evidenziare il valore dell’identità territoriale e quindi anche delle chance concrete che la creatività contemporanea può fornire in termini di complessivo sviluppo.
Non trascureremo i più giovani e infatti, domenica 17 ottobre alle 11.30 al teatro del Parco della Biodiversità, proponiamo l’Arte a misura dei ragazzi: “Contemporanea ragazzi”, una particolare caccia al tesoro per bambini e ragazzi dai 4 ai 13 anni, in collaborazione con Hakuna Matata Team e Cooperativa Artemide, per avvicinare il mondo giovanile al complesso linguaggio artistico che però può via via diventare anche familiare ed emozionale per tutti. Quindi concluderemo con Artscreening alla Sala proiezioni della Biblioteca comunale nella Villa Margherita di Catanzaro, lunedi 18 e martedi 19 ottobre alle ore 17.30, dedicata ad opere video di artisti significativi del contesto globale, a cura di Maria Luigia Gioffrè, artista calabrese con formazione e profilo internazionale».
Dunque un’attività densissima si annuncia anche per il futuro; quali gli orizzonti per la programmazione principale di Armonie d’Arte Festival 2022?
«Certamente il Parco archeologico nazionale Scolacium a Borgia, certamente il Parco internazionale della Scultura e della Biodiversità mediterranea a Catanzaro, un profilo sempre più internazionale, con reti, coproduzioni, grandissimi artisti, streaming e messe in onda, connessi ad una valorizzazione del patrimonio e delle risorse materiali e immateriali del territorio, nuovi partner e nuovi sponsor: se non ci saranno ostacoli, sempre in agguato in questo particolarissimo livello, contiamo di presentare la prossima edizione di Armonie d’Arte Festival, prevista l’estate 2022, già nel prossimo mese, novembre 2021».
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