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Crotone, diverbio in poliambulatorio: «Asp invece che alle cure pensa al Green pass»

Contestazione nata durante il controllo della carta verde: «Azienda sorda alle richieste di noi sanitari, facciamo i salti mortali da 7 mesi»

Pubblicato il: 15/10/2021 – 21:12
di Gaetano Megna
Crotone, diverbio in poliambulatorio: «Asp invece che alle cure pensa al Green pass»

In alcuni ambulatori dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone da mesi mancano persino i rotoli da lettino. Di sicuro mancano nella struttura sanitaria di Corso Messina, dove stamattina l’utenza ha assistito ad un diverbio tra il responsabile del poliambulatorio e un dirigente dell’Asp. Il dirigente, come da disposizione ministeriale, era andato a controllare il possesso dei green pass da parte dei dipendenti. Il responsabile probabilmente ha approfittato della presenza del dirigente per rappresentare lo stato di disagio in cui sono costretti ad operare gli operatori sanitari. Gli utenti presenti, infatti, hanno sentito il responsabile del poliambulatorio contestare il fatto che l’Asp si preoccupava di controllare la certificazione verde anti Covid ed era, invece, sorda alle richieste di materiale indispensabile per garantire l’igiene dei pazienti. Sono circa sette mesi che i sanitari sono costretti a fare salti mortali. In particolare, non essendo disponibile il rotolo da lettino, l’igiene e la sicurezza sanitaria viene garantita o disinfettando direttamente la barella-lettino con quanto si ha in dotazione oppure ricorrendo all’uso di teli monouso, che costano molto più del rotolo di carta utilizzato tra una visita e l’altra e smaltito nei rifiuti. I teli monouso non sono molto grandi e per coprire una sola barella-lettino ne occorrono almeno tre. Uno sperpero di risorse inutile. Sempre presso gli ambulatori di Corso Messina mancano gli holter pressori, la cui richiesta sarebbe stata fatta da mesi e c’è il problema di un elettrocardiografo, rotto da molto tempo e mai aggiustato. C’è un solo elettrocardiografo in dotazione ad uno dei cardiologi che, per spirito di corpo, viene dato in uso all’altro collega. Se lo passano per non fare tornare indietro l’utenza. Sempre in Corso Messina c’è il problema del secondo che, due anni fa, non ha ottenuto la certificazione di idoneità da parte dei vigili del fuoco. Mancano, infine, i percorsi anti Covid di entrata e uscita. Le cose, secondo quanto è stato possibile apprendere, non vanno meglio in altre strutture di competenza dell’Asp: l’esempio che viene fatto è quello della farmacia territoriale. Qualche mese fa la struttura si è allagata in seguito ad un acquazzone che si è abbattuto nella città pitagorica.

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